“Il nostro desiderio è quello di suscitare nelle persone uno sguardo di stupore, di amore e di empatia nei confronti di tutto ciò che li circonda, per rimuovere quel senso di indifferenza che, forse, è una delle piaghe della nostra società occidentale”. È questo l’obiettivo al centro del progetto Girasoli e colibrì realizzato al Cet, Centro Europeo di Toscolano La scuola di Mogol, con la supervisione artistica di Giulio Mogol.

Un album per la solidarietà

Il tempo. Sogno di pace. Terra mio pianeta sono solo tre dei titoli che fanno parte dell’album Girasoli e colibrì: un progetto che “ha visto la luce grazie a numerosi incontri”, come sottolinea suor Mariagiulia Verdi, autrice dei brani assieme a suor Mariarosaria Calabrese e suor Carla Rosane de Souza, e che sosterrà l’associazione ‘Nel Segno del Carmelo’, Le Opere del Padre e il Centro São Martinho, presente in una periferia di Rio De Janeiro “in cui la vita è abbastanza complicata”. “Abbiamo voluto fare in modo che i bambini non fossero solo sostenuti dal progetto – ha proseguito la religiosa intervistata da Marta Calzoni nel programma XL News di Umbria Radio -, ma che ne diventassero i protagonisti: sono stati coinvolti in prima persona e le loro voci sono presenti all’interno dei brani”. Tanti sono gli artisti e i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, donando emozioni, cuore e voce: tra questi, Claudia Koll, Simone Cristicchi, Carlotta Scarlatto e Laura Valente. Una menzione speciale a Massimo Satta, già collaboratore di grandi artisti, che “ha trattato con rispetto le canzoni – spiega suor Mariagiulia Verdi -, cercando di cogliere l’intenzione musicale e artistica di persone che, in fondo, non sono nessuno. Ha avuto una considerazione e una delicatezza di cui siamo profondamente grate”. “Ci siamo ritrovati in studio con la consapevolezza di fare qualcosa di utile: quando si può cantare per uno scopo così nobile, si ha la sensazione di avere un senso” ha dichiarato la cantautrice Laura Valente. “Lavorare a Girasoli e Colibrì – ha detto invece Claudia Koll – è stato come tornare un po’ bambina in studio di registrazione”. Un lavoro “entusiasmante, che mi ha dato tanto – spiega la cantante Carlotta Scarlatto – spero che questo progetto possa portarci e portare tanto amore”. “Avevano chiesto il mio parere – racconta Mogol – per avere dei consigli: le ho invitate, conosciute e quando ho capito cosa avevano fatto, gli ho detto che non c’era bisogno del mio aiuto e gli ho dato la mia benedizione”.