Filippo Timi e Lucia Mascino di nuovo insieme al Teatro Morlacchi di Perugia per la Stagione di Prosa dello Stabile dell’Umbria. Da mercoledì 3 a domenica 7 novembre, gradito ritorno sul palco del capoluogo umbro per i due popolari attori protagonisti di Promenade de santé (Passeggiata di salute), del drammaturgo francese Nicolas Bedos, nell’allestimento curato dal regista cinematografico Giuseppe Piccioni, alla sua prima esperienza teatrale.

Un’avvincente storia d’amore, complessa, piena di insidie e di possibili chiavi di lettura.

“Ho scelto Promenade de santé -spiega Giuseppe Piccioni- per il mio debutto a teatro per molti motivi.  Il primo perché è un testo abbastanza aperto per poterne proporre una rappresentazione personale e l’ideale per un regista come me che ama lavorare con gli attori, che vede nel lavoro degli attori e con gli attori il cuore della propria ricerca, così come ho cercato di evidenziare nella mia esperienza cinematografica.Almeno finora. Per questo ho scelto Lucia e Filippo Timi con cui avevo già condiviso l’avventura di un film. Per il loro talento e per il sollievo che mi procura lavorare con attori così appassionati, privi di calcoli, sempre pronti a rischiare qualcosa per cercare, sulla scena, un momento di verità. Un altro motivo che mi ha portato a questa scelta è quello di evitare, proprio nella cosiddetta seconda fase della pandemia, di infilarmi in temi che avessero direttamente a che fare con l’attualità, di fuggire cioè la tentazione di parlare della terribile esperienza che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e, nello stesso tempo, rilanciare un’idea di contagio ben diversa, quella appunto del contagio amoroso, di una malattia necessaria che da sempre, ostinatamente cerchiamo di rinnovare, nonostante le controindicazioni, le conseguenze, sempre incapaci di giungere ad una immunità che ci ponga definitivamente al riparo da possibili sofferenze.

Che senso ha parlare d’amore nell’era post Covid ? Beh per me significa tornare a parlare di vita. Dopo la guerra in Jugoslavia si facevano solo spettacoli che parlavano di quella guerra appunto. Qualcuno disse che bisognava invece mettere in scena le commedie di Marivaux. Però, per qualche strana ragione, l’illusione che in quella ripartenza la pandemia potesse essere soltanto un brutto ricordo da lasciare alle nostre spalle, ha contribuito felicemente non solo alla messa in scena, ma anche a un imprevedibile flusso di energie creative, e ha nutrito un desiderio, condiviso con gli attori.Non volevamo fare semplicemente uno spettacolo. C’era l’urgenza e la responsabilità di tornare a fare qualcosa davanti a un pubblico, per quanto limitato dalle restrizioni che sappiamo. Il desiderio, appunto, di manifestarci in modo non rituale, di assecondare quella nuova energia e di trasferirla sulla scena”.

Filippo Timi e Lucia Mascino incontrano il pubblico

Da segnalare che giovedì 4 novembre, alle ore 17,30 al Teatro Morlacchi, Filippo Timi e Lucia Mascino incontreranno il pubblico del capoluogo umbro assieme al professor Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia.