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Economia regionale, piccola ripresa. Ancora ferma l'occupazione

Written by on 15/11/2017

Economia regionale, piccola ripresa. Ancora ferma l'occupazione

15/11/2017

Economia umbra (Banca d'Italia)

La sede perugina della Banca d'Italia

PERUGIA – Crescita dell’economia umbra rafforzata, esportazioni che riprendono vigore, domanda interna consolidata: questo il quadro d’insieme per i primi nove mesi del 2017 che emerge dall’aggiornamento congiunturale sull’economia regionale della Banca d’Italia, presentato stamani nella sede di Perugia, con le aspettative degli operatori che delineano per i prossimi mesi un’evoluzione positiva anche per i settori che ancora comunque restano in affanno. Nel settore industriale il fatturato è aumentato più intensamente rispetto allo scorso anno e il terziario ha evidenziato segnali di miglioramento. Segnali non dello stesso tenore per quanto riguarda il turismo (continuano a pesare gli effetti degli eventi sismici
dello scorso anno, però in fase di progressivo superamento) e l’attività delle imprese edili che rimane debole anche se si registrano segni di ottimismo da parte del comparto. Il rapporto della Banca d’Italia mette inoltre in evidenza una ripresa che non dà benefici in termini occupazionali, con l’occupazione che rimane nel complesso stabile. Le più favorevoli prospettive dell’economia regionale si sono riflesse in un miglioramento delle condizioni di redditività e liquidità delle imprese. È proseguita, intensificandosi, la crescita di prestiti erogati in regione dal sistema bancario a famiglie e attività economiche. Prosegue quindi la crescita per Nicola Barbera, capo della Filiale Bankitalia di Perugia: “Veniamo da due anni precedenti di crescita – ha detto – e nel 2017 registriamo una vivacità di questa ripresa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che ha avuto una frenata dopo l’importante crescita che si era registrata nel 2015”.
I dati settore per settore Nell’industria umbra, secondo i nuovi dati di aggiornamento della Banca d’Italia rispetto al rapporto presentato lo scorso giugno, si rafforza il fatturato. L’incremento è stato più diffuso tra le imprese della meccanica e della chimica. Nel comparto siderurgico è stato recuperato parte del calo accumulato nel periodo della crisi. Produzione e ordini (interni ed esteri) accelerano ma la crescita non riguarda ancora le piccole imprese. Le esportazioni hanno accelerato, con crescita dell’export nel primo semestre 2017 del +5%, grazie a performance di metalli, mezzi di trasporto, tessile. Sono state così recuperate di circa 1/3 le perdite avute nel periodo di crisi. L’aumento più intenso è quello verso Paesi di area euro, mentre in calo sono le vendite in UK (farmaceutica) e Usa
(agroalimentare). Buone notizie anche dagli investimenti. I piani di investimento sono stati irrobustiti anche grazie alle misure di incentivo introdotte dal Governo con Industria 4.0, con programmi confermati da due terzi delle imprese. I finanziamenti al settore produttivo hanno ripreso a crescere (previsioni positive con un saldo superiore al 20%), tranne che per l’edilizia e le piccole medie imprese che trovano ancora maggiori difficoltà rispetto alle grandi. L’edilizia invece è ancora ferma e in affanno. Nelle costruzioni i volumi produttivi sono ancora in calo, ma le prospettive per il 2018 sono di miglioramento anche se gli operatori sono comunque cauti. Nel mercato delle abitazioni, le compravendite case registrano però un +2,3% a prezzi stabili. Segnali positivi nei servizi, con fatturato in crescita. Per i consumi, gli acquisti autovetture sono al +1,3%, con immatricolazioni invece stabili per i privati. Sul turismo pesano ancora gli effetti del sisma, anche se però in fase di progressivo superamento: tra gennaio e agosto il numero di arrivi vede un -19,7% (italiani -24,1%, stranieri -9%). Tra settembre 2017 e lo stesso periodo del 2016 il saldo è comunque positivo (+ 6,1%), come positivo (+16,1%) il dato per i passeggeri in aeroporto. Il rapporto Bankitalia evidenzia inoltre un miglioramento delle condizioni economiche e finanziarie, con aumento di redditività e liquidità delle imprese. In ripresa anche i prestiti, per la domanda a sostegno di circolante e investimenti, circoscritta alle imprese di maggiori dimensioni. In tutta questa “ripresa”, per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’occupazione è rimasta stabile: aumentano i dipendenti con autonomi ancora in calo. Il ricorso alle forme contrattuali a termine si è sensibilmente ampliato, con assunzioni nette in forte crescita, mentre negativo è il saldo di quelle a tempo indeterminato. È proseguito a ritmi elevati il calo delle ore di cassa integrazione autorizzate, solo in parte attenuato dalle maggiori risorse destinate alle imprese colpite dal terremoto. Aumentano le persone in cerca di lavoro, con il tasso di disoccupazione che è tornato a salire (10,5%) per effetto di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro. Calano gli inattivi, in particolare gli “scoraggiati”. Prosegue poi l’espansione dei prestiti alle famiglie, con la crescita complessiva che si è stabilizzata intorno al 3%. Il credito al consumo accelera (+8,6%), così come aumentano i mutui per abitazioni (+2,4%). Dal secondo semestre 2016 i flussi sono stabili, con i tassi che hanno smesso di scendere. Per quanto riguarda il mercato del credito, la crescita dei finanziamenti complessivi si è rafforzata. Nel corso del 2017 l’aumento dei prestiti è stato sempre superiore alla media nazionale. La qualità del credito ha continuato a migliorare. Il flusso di nuovi deteriorati è diminuito in misura analoga alla media nazionale, ma resta molto superiore. La situazione è più sfavorevole per le imprese, in particolare quelle edili: nell’edilizia è tornato intorno ai massimi del 2013. Il deterioramento delle famiglie è allineato alla media nazionale. Infine, crescono ancora i depositi bancari. L’aumento rimane intorno al 10% per le imprese, mentre rallenta allo 0,6% per le famiglie ancora orientate sui conti correnti.
L’appello di Bassetti “L’esortazione del cardinale è importante perché l’attenzione verso il lavoro e i giovani deve arrivare da parte di tutti, anche dal settore creditizio e di tutta l’economia umbra”: lo ha detto il direttore Barbera, rispondendo ai giornalisti dopo l’appello del cardinale Gualtiero Bassetti per “una maggiore sensibilità degli istituti di credito” verso il mondo dell’imprenditoria e dei giovani. “Noi vediamo con favore – ha sottolineato Barbera – tutto quello che serve per consentire alle imprese di fare un salto di qualità, anche in ambito occupazionale, e per questo invitiamo le aziende a digitalizzarsi sempre più e a muoversi meglio in ambito di export per andare alla conquista di mercati esteri”.


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