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Click day decreto flussi: domande oltre le disponibilità

Written by on 28/03/2023

Click day decreto flussi: domande oltre le disponibilità

In un solo giorno oltre 240 mila domande: nulla osta per tre ragazzi tunisini formati da Tamat e Cesf di Perugia

28/03/2023

Decreto Flussi: la formazione di Tamat e Cesf di Perugia

Decreto Flussi: Tamat e Cesf di Perugia insieme per la migrazione regolare e consapevole

Sono oltre 240 mila le domande arrivate al Viminale alle 19 di lunedì 27 marzo, giorno del click day per l’ingresso di lavoratori stranieri previsto dal decreto flussi 2022. Si tratta di circa il triplo della quota prevista dal provvedimento, pari a 82.705 unità. C’è comunque tempo fino al 31 dicembre 2023 per presentare la domanda anche se le richieste saranno vagliate in ordine cronologico. Click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilità a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia. È quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alle domande presentate a partire dal 27 marzo in base al Dpcm di programmazione transitoria dei flussi che stabilisce 82.705 ingressi, in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente.

Migrazione regolare e consapevole grazie a Tamat e Cesf di Perugia

Tra le migliaia di domande arrivate, c’è anche quella di tre ragazzi tunisini, futuri lavoratori edili, selezionati all’interno  del progetto BeforeYouGo di Tamat, organizzazione non governativa da 30 anni attiva nel nostro territorio, che sono stati formati insieme al Cesf, Centro edile per la sicurezza e la formazione di Perugia. I tre giovani sono stati formati dalla ong perugina in lingua italiana e dal Cesf in edilizia sia in Tunisia che tramite formazione a distanza. Insieme ad altri 12 colleghi hanno ottenuto il certificato di lingua italiana PLIDA della Società Dante Alighieri e l’attestato di frequenza del corso professionale Tamat-Cesf, potendo quindi essere inseriti nelle liste di prelazione del Decreto Flussi (mille quote riservati a personale formato all’estero su occupazioni specifiche, educazione civica, sicurezza nel mondo del lavoro e lingua italiana). Tamat e Cesf hanno quindi supportato i datori di lavoro interessati, informandoli del progetto e delle sue potenzialità, favorendo l’incontro con i ragazzi tunisini fon all’upload della domanda in piattaforma. “Un primo segnale positivo di un percorso di migrazione regolare e consapevole cominciato con la formazione professionale e linguistica in loco” spiegano Simone Foresi project manager di Tamat, la responsabile del progetto Before you go di Tamat Nadia Zangarelli e Cristiana Bartolucci direttrice del Cesf di Perugia, ospiti della trasmissione XL News di Umbria Radio.

Decreto flussi

Il decreto flussi è uno strumento del governo italiano che stabilisce quante persone possono entrare in Italia per lavoro da paesi che non appartengono all’Unione Europea. Nello specifico, nel decreto flussi è indicato il numero generale di cittadini extracomunitari che possono entrare in Italia per lavoro stagionale, subordinato e autonomo ed i requisiti necessari. Oltre al numero di cittadini extracomunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro, nel decreto flussi viene anche indicato il numeri di persone che possono convertire il loro permesso di soggiorno (per esempio per studio) in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo. È un decreto annuale, cioè ogni anno il governo decide il numero di persone che possono entrare in Italia per lavoro in quello stesso anno. Ogni anno, quindi, esce un nuovo decreto flussi. Il decreto flussi 2023 (approvato dal governo a dicembre 2022) stabilisce che possono entrare in Italia per motivi di lavoro un totale di 82.705 persone. La quota per il lavoro stagionale è di 44 mila persone, mentre per il lavoro non stagionale parliamo di 30.105 posti disponibili. Il click day è stato lunedì 27 marzo, ma c’è tempo per presentare le domande fino al 31 dicembre, fino all’esaurimento delle quote, cioè fino a quando ci saranno ancora ingressi disponibili. Se la domanda di nulla osta viene approvata, si può procedere a richiedere il visto per l’Italia presso l’ambasciata o consolato italiani presenti nel paese di origine. Una volta ottenuto il visto i cittadini extracomunitari possono entrare in Italia e richiedere il permesso di soggiorno per soggiornare regolarmente e svolgere il proprio lavoro. Il nulla osta è valido per 6 mesi, quindi entro questo periodo si deve procedere con l’ingresso in Italia e richiedere il permesso di soggiorno.


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