PERUGIA- Si allarga la platea della popolazione studentesca che potrà essere sottoposta a test antigenico rapido per il Covid nelle farmacie aderenti. E’ stata, infatti, implementata, annuncia Federfarma Umbria, la campagna di testing avallata dalla Regione dopo l’accordo con le associazioni delle farmacie pubbliche e private convenzionate, che prevedeva inizialmente la possibilità di fare test gratuiti a studenti e personale delle scuole secondarie di secondo grado dell’Umbria.

Nell’ottica del rafforzamento dello screening particolarmente mirato al mondo della scuola, dal 3 febbraio anche alunni e corpo docente e non docente delle elementari e delle medie, potrà sottoporsi a test rapido gratuito, su base volontaria, in farmacia.

“Pensiamo che la campagna di testing per gli studenti e più in generale per la popolazione sia particolarmente importante -commentano i presidenti di Federfarma Umbria Augusto Luciani, Perugia Silvia Pagliacci e Terni Maurizio Bettelli– Le farmacie con la loro rete capillare in grado di abbracciare tutto il territorio si sono messe a disposizione per dare un prezioso contributo nell’ottica della strategia di contenimento del Covid-19“.

Intanto, l’aggiornamento sulla campagna di testing in farmacia, parla di quasi ventimila test antigenici rapidi effettuati (per la precisione 19.822). Di questi, 13.627 riguardano la popolazione studentesca e 6.446 i privati cittadini (eseguiti anche centonove test sierologici).

Le comunicazioni di esito positivo sono duecentosettantasette : di queste novantasei tra la popolazione studentesca,  centosettantadue tra i privati e nove tra i sierologici.

L’elenco completo delle farmacie aderenti alla campagna, è sul sito e sulla pagina Facebook ufficiale di Federfarma Umbria.

Un servizio di testing e monitoraggio attivo dedicato agli studenti delle scuole elementari e medie è stato organizzato anche dal Comune di Perugia in collaborazione con Afas.  Un’iniziativa, al fine di garantire un ritorno in classe in sicurezza, attivo dal 3 al 6 febbraio, mattina e pomeriggio.

“Abbiamo dato forma a questa iniziativa -spiega il presidente di Afas, Antonio D’Acunto– perché in questo momento così delicato ognuno deve fare la sua parte per rendere la scuola un luogo sicuro”.