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Coldiretti Umbria : 41 miliardi di perdite per ristoranti e agriturismi

Written by on 29/12/2020

Coldiretti Umbria : 41 miliardi di perdite per ristoranti e agriturismi

A causa della pandemia, in crisi tutta la filiera dell’agroalimentare

29/12/2020

Quarantuno miliardi di perdite per ristoranti e agriturismi nel 2020, secondo Coldiretti Umbria

PERUGIA- Quasi quarantuno miliardi di perdite per ristoranti e agriturismi, registrati nel corso del 2020. Questo, è l’allarme lanciato da Coldiretti Umbria, in base alle stime relative all’anno che sta per chiudersi condizionato dall’emergenza Covid.

Il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione, che dimezza il fatturato (-48%).

E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa, elaborato su dati Ismea dal quale risulta, che il settore della ristorazione è stato quello più duramente colpito dalla pandemia.

Quasi un italiano su dieci (9%) per il menu della Vigilia o di Natale, ha fatto ricorso all’asporto o alla consegna a domicilio che registra un record storico, mai avvenuto prima per i trecentosessanta mila locali della ristorazione presenti in Italia tra ristoranti, trattorie o agriturismi.

In molti quindi, sottolinea la Coldiretti Umbria, non hanno voluto rinunciare alla tradizione ed hanno scelto di cogliere l’opportunità offerta dalla ristorazione anche in zona rossa dove l’asporto e la consegna a domicilio sono consentite fino al coprifuoco delle 22. Una boccata di ossigeno, per molte realtà della ristorazione stremate dalle difficoltà provocate dalla chiusura forzata in un periodo in cui si realizza quasi 1/5 del fatturato dell’anno.

Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio, e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione, si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

In alcuni settori, come quello vitivinicolo, la ristorazione, precisa la Coldiretti Umbria, rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Una situazione di sofferenza, che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 9,6 miliardi solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione.

Le limitazioni alle attività di impresa, devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione.


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