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Città di Castello, sopralluogo dei carabinieri alle mura imbrattate

Written by on 11/08/2023

Città di Castello, sopralluogo dei carabinieri alle mura imbrattate

L'accertamento, per la stima dei danni a seguito dell'atto vandalico, è stato effettuato sul posto dai militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, assieme agli agenti della Polizia locale

11/08/2023

sopraluogo mura città di castello

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nel corso del sopraluogo alle mura urbiche di Città di Castello

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc)  di Perugia hanno svolto, insieme ai colleghi della locale compagnia, un sopralluogo lungo il tratto di circa quattrocento metri delle mura urbiche di Città di Castello deturpato da due scritte con vernice spray.

Questo, a seguito della denuncia contro ignoti formalizzata nella mattinata di oggi dall’amministrazione comunale presso il comando dei carabinieri per il reato di danneggiamento di bene culturale.

Il sindaco Luca Secondi ha ringraziato i militari per una risposta tempestiva e qualificata alla denuncia sporta con l’obiettivo di fare in modo che i responsabili del gesto, che ha deturpato uno dei monumenti più importanti della città, ha detto, vengano messi di fronte alle proprie responsabilità.

Il sopralluogo, al quale hanno preso parte anche gli agenti della polizia locale, ha permesso di raccogliere elementi utili alla formulazione di ipotesi di indagine per l’individuazione degli autori dell’atto vandalico, che hanno imbrattato, oltre che le mura urbiche (recentemente oggetto  di restauro), anche un tratto del rivestimento del cantiere in corso di rimozione nel parcheggio di viale Armando Diaz. I Carabinieri, verificheranno l’eventuale disponibilità di immagini del sistema di videosorveglianza comunale.

La gravità dell’episodio, sottolinea ancora una nota diffusa dal Comune di Città di Castello, oltre a risiedere nell’offesa a un bene di pregio culturale e storico della città, sta anche nel fatto che la vernice spray utilizzata per imbrattare la cinta muraria, rischia di aver macchiato irreversibilmente la struttura.

Le mura urbiche di Città di Castello

La porzione di cinta muraria compresa tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la Palazzina Vitelli, è stata aggiunta nel XVI secolo a quella presente fin dall’epoca medievale, andando ad inglobare le aree occupate dalle due residenze rinascimentali, comprese le zone di pertinenza a parco interne.

La struttura, è costituita da muratura di laterizio sui fronti esterni con riempimento in pietrame sbozzato. Si era appena concluso, come dicevamo, un intervento di restauro conservativo, finanziato con un milione e cinquecento mila euro con contributo regionale a valere sulle risorse Por-Fesr 2014-2020.


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