
Città di Castello, Daspo per i responsabili della rissa in discoteca
Written by enricotribbioli on 31/10/2022
Città di Castello, Daspo per i responsabili della rissa in discoteca
Provvedimento emesso dal Questore di Perugia nei confronti di otto giovani a seguito della violenta lite scaturita nel piazzale esterno al locale lo scorso 9 ottobre
31/10/2022

L'interno di una discoteca
Il Questore di Perugia ha emesso otto provvedimenti di Daspo Willy nei confronti di altrettanti giovani, di età compresa tra i 27 e i 18 anni, che, lo scorso 9 ottobre, si erano resi protagonisti di una violenta lite nel piazzale esterno di una discoteca di Città di Castello.
Gli otto provvedimenti di Daspo Urbano, sono stati notificati dai Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Città di Castello che, in occasione dell’evento, erano intervenuti arrestando gli otto ragazzi e impedendo che la situazione degenerasse ulteriormente.
In particolare, le misure di prevenzione personali sono scaturite dall’attività di accertamento svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura che, in considerazione delle modalità con cui si era svolta la lite e dell’allarme sociale creato tra i clienti del locale e nella comunità cittadina, ha ritenuto la condotta tenuta dai giovani tale da determinare una situazione di grave pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Per questi motivi, al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi scontri, il Questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, ha adottato i predetti provvedimenti che vietano ai destinatari, per periodi variabili tra i diciotto e i ventiquattro mesi a seconda delle condotte tenute, di accedere a tutti i pubblici esercizi e ai locali di pubblico intrattenimento presenti nella provincia di Perugia dalle ore 18 alle ore 6, nonché si stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.
I provvedimenti si aggiungono al decreto, notificato nei giorni scorsi, con cui il Questore aveva disposto la chiusura del locale di pubblico spettacolo per un periodo di trenta giorni ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S.