Una panchina letteraria è quella che è stata inaugurata a Cascia presso i giardini Rava, nel pomeriggio di sabato 29 ottobre, in occasione della 21esima Mostra Mercato dello Zafferano.

La donna è un firmamento, ma se un uomo non sa leggerle dentro vede solo la notte:  questa, la frase della poetessa Alda Merini che vi è scritta come monito contro la violenza sulle donne; un’iniziativa, quindi, che vuole essere un simbolo concreto e visibile per lasciare spazio ad una riflessione su uno scottante tema.

“L’immagine e la scritta sulla panchina -ha spiegato l’assessore comunale Monica Del Piano- non sono state scelte casualmente. Da anni Cascia, non solo in occasione di date significative, partecipa ad iniziative sul tema della violenza che coinvolgono le scuole e l’intera popolazione. Il rispetto per il prossimo, è uno stile di vita che va testimoniato ogni giorno, in ogni ambiente lavorativo e non.

Viviamo un momento particolare della storia, in cui i cambiamenti sociali spingono l’individuo a chiudersi in se stesso e a perdere di vista le priorità della vita.

Fondamentale importanza assume, l’educazione, compito prioritario della famiglia ma, in un tempo complesso come il nostro, solo con alleanze con la scuola, la parrocchia, le istituzioni e le associazioni, si può incidere in modo forte e deciso. La grande sfida -ha concluso l’assessore- è formare un tessuto sociale aperto alla pace educare alla sana convivenza e ad un amore che condanna ogni forma di violenza”.

L’inaugurazione della panchina letteraria, ha fatto da anteprima all’iniziativa Sentieri interrotti – Cascia contro la violenza testimonianze e riflessioni in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne,  in programma giovedì 24 e venerdì 25 novembre promosse dalla locale amministrazione, presso la Sala Consiliare e la Sala della Pace. Tra i relatori, l’assessore regionale con delega all’istruzione e alla cultura, Paola Agabiti; l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo; il rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, padre Luciano De Micheli;  la psicologa forense e criminologa Roberta Bruzzone.