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Caro carburanti, denuncia del Codacons per gli aumenti dei prezzi

Written by on 18/08/2023

Caro carburanti, denuncia del Codacons per gli aumenti dei prezzi

Un esposto che l'associazione a difesa dei consumatori ha presentato alle Procure della Repubblica di Terni, Spoleto e Perugia nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze

18/08/2023

caro carburanti

Una colonnina per la distribuzione dei carburanti

Il Codacons interviene anche in Umbria sul caro-carburanti (che nel corso dell’estate ha flagellato gli spostamenti dei cittadini) con un atto finalizzato a denunciare l’incredibile paradosso rappresentato dai maggiori incassi per lo Stato derivanti, sotto forma di accise, dall’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio; e a far sanzionare pompe e grossisti responsabili di speculazioni. Un’azione, realizzata dall’associazione a difesa dei consumatori attraverso una denuncia alle Procure della Repubblica di Terni, Spoleto e Perugia nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana; e, contestualmente, nei confronti delle pompe e dei grossisti che nel corso di queste settimane hanno speculato sulle vacanze degli italiani.

L’Associazione, che ricorda come gli effetti deleteri della decisione di non rinnovare lo sconto da trenta centesimi sulle accise per il 2023 fossero già stati noti da mesi, incalza il Governo anche sulle promesse elettorali più volte diffuse da parte dei suoi esponenti: nonostante le promesse, infatti, non c’è traccia dell’atteso taglio delle accise, e proprio le tasse sulla benzina rappresentano la mazzata finale che in questa infinita estate sta colpendo il portafogli degli italiani, con conseguenze dirette e indirette (in termini di rincari a cascata sui listini dei prodotti trasportati, e sulle tariffe di una moltitudine di servizi). Un’incongruenza, non certo l’unica, della quale il Governo a breve si troverà a rispondere in termini di consenso in assenza di soluzioni alternative a tutela degli automobilisti.

Caro carburanti e speculazioni

Il Codacons, inoltre, punta il dito anche su pompe e grossisti responsabili di speculazioni. Dopo aver chiesto alla magistratura, con un esposto a centoquattro Procure della Repubblica, di intervenire sui rincari dei carburanti che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio, l’Associazione torna alla carica per capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa, e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini.

Per farlo, richiede ancora una volta controlli e sequestri presso gli impianti che vendono la benzina a prezzi che si discostino eccessivamente da quelli medi.

“Non è accettabile -dichiara il presidente Carlo Rienzi- fare cassa con i rincari nel mezzo dell’estate. Chiediamo alla magistratura di intervenire, prima di tutto congelando la montagna di soldi che stanno affluendo nelle casse statali in queste settimane. Inoltre, chiediamo di sanzionare le speculazioni in atto”.

 


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