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Caldo in Umbria, Garante dei detenuti: “Interventi urgenti”

Written by on 21/07/2023

Caldo in Umbria, Garante dei detenuti: “Interventi urgenti”

La popolazione carceraria "maggiormente colpita dall'ondata di calore in atto"

21/07/2023

Il carcere di Capanne

Il carcere di Capanne

Con l’ondata di calore in atto è allarme per i detenuti delle carceri dell’Umbria. A lanciare un appello alle istituzioni regionali è il garante dei detenuti della Regione Umbria Giuseppe Caforio che chiede interventi urgenti per fronteggiare gli effetti del caldo sui detenuti definendoli “tra le persone maggiormente colpite”. In una lettera inviata agli Uffici giudiziari e alle istituzioni, l’avvocato Caforio parla del “versante della tutela dei diritti fondamentali” come “la priorità della nostra società civile, che trova nella gestione delle carceri un esempio concreto di valutazione del loro rispetto e attuazione”.

Il caldo nelle carceri

Caforio ha scritto al procuratore generale Corte d’appello di Perugia, al presidente tribunale di sorveglianza dell’Umbria, ai giudici di sorveglianza carceri, ai direttori delle carceri di Perugia, Spoleto, Terni e Orvieto, al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale Sanità, sottolineando come i detenuti sono “costretti spesso in celle piccole e affollate a dividere il loro spazio con numerose persone. Si rende, quindi, necessario quanto urgente – sottolinea – adottare interventi volti a ridurre gli effetti del caldo record in carcere e ad alleviare il pesante disagio delle persone ristrette, tenuto conto anche dell’assenza di docce nelle camere detentive di alcuni reparti o istituti umbri e dei recenti lavori di ristrutturazione in Toscana che hanno generato maggiore sovraffollamento in Umbria“.

Gli interventi richiesti

Il garante chiede in particolare che venga favorita l’attuazione di misure specifiche come la sospensione delle ore d’aria dalle 13 alle 15 e il loro spostamento nel tardo pomeriggio; la rimodulazione degli orari di permanenza all’aria aperta, evitando le ore più calde e valutando lo slittamento in avanti delle ore d’aria pomeridiane; l’apertura delle porte blindate delle camere detentive nelle ore notturne per implementare la circolazione dell’aria ed ottenere maggior refrigerio; l’eliminazione di schermature e pannelli in plexiglass sulle porte di accesso delle camere detentive o sulle sbarre delle finestre esterne; il collocamento o il potenziamento, nei cortili di passeggio, di punti idrici a getto o di nebulizzatori; la possibilità di acquistare, tramite l’impresa di mantenimento o la lista della spesa, ventilatori a batteria di dimensioni ridotte; la possibilità di fare la doccia anche durante le ore notturne. “Appare utile ricordare – afferma ancora Caforio nella lettera – che l’eccezionalità del caldo di questi giorni investe anche il lavoro della polizia penitenziaria e del personale amministrativo delle carceri, il cui benessere investe direttamente i delicati equilibri della comunità carceraria e quindi si spera che vi siano interventi complessivi anche a beneficio di tutti gli operatori carcerari. Auspico che le Istituzioni, per quanto di rispettiva competenza, possano intervenire in tempi brevi, per aiutare a risolvere un problema che rischia di diventare sempre più grave. Sono sicuro che la sensibilità delle Istituzioni preposte possa condurre in tempi rapidi all’attuazione degli interventi richiesti” conclude il garante.

 


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