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Tornano anche in Umbria, le ‘Giornate FAI di Primavera’

Written by on 22/03/2018

Tornano anche in Umbria, le ‘Giornate FAI di Primavera’

22/03/2018

Palazzo Donini a Perugia, uno dei beni aperti in Umbria per le 'Giornate FAI di Primavera'

Anche quest’anno, tornano puntuali il terzo fine settimana di marzo, le Giornate FAI di Primavera, la manifestazione promossa in tutto il nostro Paese dal Fondo Ambiente Italiano. Sabato 24 e domenica 25 marzo, luoghi solitamente inaccessibili, come storiche residenze, ma anche aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, chiese e monumenti, potranno essere ammirati da tutti in una grande festa dedicata alla bellezza. Una festa a cui, dal 1993, in venticinque anni, hanno partecipato oltre 10 milioni di persone che, grazie all’impegno di tanti appassionati volontari, hanno potuto visitare luoghi speciali. Una grande ed importante iniziativa, che in questa 26esima edizione vedrà 50.000 volontari coinvolti da nord a sud alle isole con oltre 1000 luoghi aperti al pubblico in 400 città, tanti frammenti di una stessa identità.

In Umbria, le Giornate FAI di Primavera grazie alla Delegazione regionale e ai vari Gruppi territoriali daranno la possibilità di visitare 39 beni, con 250 volontari coinvolti.

Aperture che saranno anticipate venerdì 23 marzo alle ore 17.30 presso Palazzo Donini a Perugia dalla conferenza dal titolo La Famiglia Donini e le sue proprietà, che racconterà la storia di una famiglia di imprenditori e del suo legame con il territorio. L’incontro, introdurrà alla visita di Palazzo Donini e della Villa Alla Posta dei Donini che saranno aperte alle visite durante le Giornate FAI di Primavera. Sempre nel capoluogo umbro, saranno visitabili il Santuario della Madonna della Villa, Museo dell’Accademia delle Belle Arti.

A Terni, invece, si svolgeranno visite ai tesori barocchi e antichi reperti nella Cattedrale e alla Prefettura. E poi Amelia (il Castello di San Pancrazio), Assisi (la Sezione Archivio di Stato, Palazzo dei Priori, la Piazza del Comune, il Bosco di San Francesco, il Complesso Monumentale di San Pietro), Città di Castello (la Fondazione Cassarotti, il Seminario Vescovile, lo Studio Pillitu), Foligno (l’Oratorio della Misericordia, Palazzo Vallati, Palazzo Deli, l’Archivio di Stato), Gualdo Tadino (la Chiesa Parrocchiale di San Nicola), Gubbio (Palazzo della Porta), Montone (la Rocca d’Aries), Nocera Umbra (il Santuario di San Giovanni Battista), Pietralunga (Palazzo Fiorucci).

E ancora Sant’Anatolia di Narco (la Chiesa della Madonna delle Grazie), Spello (la Villa Romana di Porta Sant’Anna, con l’inaugurazione dei mosaici), Spoleto (la Chiesa e l’Oratorio dei Santi Simone e Giuda), Todi (la Chiesa di Sant’Eligio, il Monastero di San Francesco), Trevi (Palazzo Valenti), Tuoro sul Trasimeno (il Centro Documentazione Isola Maggiore, la Chiesa del Buon Nome di Gesù, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Salvatore, il Museo del Merletto di Isola Maggiore, Palazzo del Capitano del Popolo, i Monumenti di Campo del Sole).

Tutto questo, sarà possibile grazie anche oltre che ai volontari delle Delegazioni e Gruppi FAI, anche a 1000 Apprendisti Ciceroni, giovani studenti che illustreranno ai visitatori aspetti storici e artistici dei monumenti e dei luoghi.

Come ogni anno, le Giornate FAI di Primavera saranno anche l’occasione per raccogliere fondi a sostegno del FAI. All’accesso di ogni luogo verrà chiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro. È partita, intanto, la raccolta Insieme cambiamo l’Italia che fino a domenica 1 aprile, per la quale si può inviare un contributo attraverso un sms al numero 45592. Ulteriori informazioni, sono consultabili nel sito www.fondoambiente.it 

 


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