ARMENIA – Nel segno della fraternità, pace e speranza, si è concluso il pellegrinaggio ecumenico dei vescovi umbri in Armenia, guidato dal presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Renato Boccardo, al quale ha partecipato anche l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Un pellegrinaggio alle radici della cristianità, in una terra dove tutto rimanda alla storia del cristianesimo delle origini in Oriente, che nel 301 aveva già le sue comunità organizzate, guidate dal primo vescovo Gregorio Illuminatore. Un pellegrinaggio non solo per conoscere la storia di chiese e monasteri, quanto per conoscere le pietre vive che oggi sono le comunità dei cattolici armeni. Nella cattedrale di Gyumri l’incontro con mons. Raphael François Minassian, vescovo armeno cattolico, e la comunità cattolica armena che ha partecipato alla solenne celebrazione: sacerdoti, seminaristi, le suore di Madre Teresa di Calcutta, le suore armene dell’Immacolata Concezione, gli operatori della Caritas e una folta schiera di ragazzi e giovani che stanno svolgendo il campo estivo in parrocchia.

Le parole di mons. Renato Boccardo, presidente della Ceu

“E’ stato un pellegrinaggio alla grande tradizione cristiana di questa terra – ha commentato mons. Renato Boccardo, presidente della Ceu – per attingere alle fonti della grande spiritualità di Gregorio Illuminatore e Gregorio di Narek, che con la loro dottrina hanno segnato i percorsi di questo popolo nella fedeltà al Vangelo. Abbiamo visto come i valori cristiani hanno saputo ispirare una cultura e una società. Nonostante i 70 anni di dominazione sovietica questo popolo non ha smarrito le sue radici cristiane. Abbiamo incontrato la piccola comunità armena cattolica, ascoltando e condividendo la fatica di essere minoranza e con la nostra presenza abbiamo voluto manifestare vicinanza, solidarietà e incoraggiamento. Raccogliamo la testimonianza cristiana senza dimenticare la tragedia del genocidio come stimolo per le nostre comunità ad una rinnovata fedeltà nella processione della vita cristiana”.

Intervista a mons. Raphael François Minassian

“Questa giornata ha rappresentato per noi una consolazione e un incoraggiamento – ha detto mons. Raphael François Minassian intervistato da Elisabetta Lomoro – perché noi abbiamo sete di avere i vostri confratelli qui, perché è quello che ci fornisce la speranza e la forza per continuare la nostra missione, che non è tanto facile soprattutto a causa della separazione delle Chiese (…)”.

Il Vescovo armeno si è soffermato poi sulla situazione dei cattolici e sulla loro organizzazione, ponendo l’accendo su come la Chiesa svolga anche un servizio sociale, spirituale e sanitario per sopperire alle mancanze governative, essendo anche stati i primi ad accogliere, con l’aiuto delle Caritas, circa sei mila famiglie profughe siriane. “Noi, in questa zona dell’Europa orientale abbiamo quasi un milione di cattolici, e sono dispersi tra la Russia, la Georgia, l’Ucraina, l’Armenia e la Polonia. Poi c’è una minoranza che vive nella zona tra la Romania e la Bulgaria (…)”.

Intervista al cardinale Gualtiero Bassetti

“Come vescovi della Conferenza episcopale umbra – ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti al microfono della Lomoro – siamo molto soddisfatti per queste ‘uscite’ che facciamo insieme, perché non sono solo delle visite a dei luoghi, ma soprattutto diventano delle visite alle persone, alle comunità e alle realtà ecclesiali”. Il presidente della Cei ha poi espresso la sua emozione provata durante la visita al Memoriale del Genocidio degli armeni ad opera dell’Impero Ottomano (1915-1916), edificato nel 1967 sulla spianata della collina di Gyumri (…).

Altro momento di grande emozione è stato la visita a chiese e monasteri, ora distrutti, segno di una cristianità presente in queste terre sin dai tempi post-apostolici, “chiese che parlano – ha detto il Cardinale – anche attraverso le pietre, perché qui, in Armenia, la storia si tramanda soprattutto attraverso le iscrizioni, le decorazioni delle pietre, delle croci, e racchiudono non solo la storia religiosa di questo popolo, ma anche quella civile (…).

In conclusione il cardinale Bassetti si è soffermato sull’incontro “molto significativo” con il vescovo armeno mons. Raphael François Minassian. “Ci siamo resi conto – ha detto Bassetti – di quanto sia importante l’organizzazione della Chiesa soprattutto dal punto di vista delle opere di carità. Il cattolicesimo è innanzitutto carità vissuta, carità donata. La Chiesa oggi – ha concluso il presidente della Cei – più che con l’annuncio del Vangelo,che in tante zone è molto difficile, testimoni lo stesso Vangelo con le opere di carità, e quello che è fatto al fratello, è fatto a Cristo (…)”.