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Volo in ritardo: passeggeri rimasti a piedi a Perugia

Written by on 29/08/2022

Volo in ritardo: passeggeri rimasti a piedi a Perugia

Denunciato sui social il disagio dei viaggiatori di ritorno da Vienna

29/08/2022

volo ritardo perugia

Denunciato sui social il disagio dei viaggiatori di ritorno da Vienna (Foto sui social)

Ha chiesto una relazione formale l’assessore regionale al trasporto per l’episodio accaduto venerdì all’aeroporto San Francesco d’Assisi di Perugia. Il volo proveniente da Vienna arriva con circa 35 minuti di ritardo e l’Airlink di Busitalia, l’ultima navetta della sera che collega Perugia e Assisi, lascia a piedi tutti i passeggeri. L’episodio è stato denunciato sui social da una perugina di rientro dalla capitale austriaca. “Inaccettabile” ha commentato l’assessore regionale che ha chiesto la relazione per capire la dinamica e le ragioni dell’inconveniente ma soprattutto, dice, per fare in modo che non accada più. Ricordando che a farsi carico di quella corsa è unicamente la regione, l’assessore si è scusato con tutti i viaggiatori.

La denuncia via social

A denunciare l’accaduto è una perugina che, la sabato mattina racconta sul suo profilo social la disavventura vissuta la sera prima allo scalo umbro. “SIAMO TORNATI – scrive la donna -. Avrei voluto farvi vedere il magnifico Day 7 con la fantastica Casa della Musica di Vienna ma, purtroppo, ieri sera tutti i passeggeri del volo, in ritardo di circa 35 minuti, sono rimasti a piedi all’ Aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia “San Francesco d’Assisi”. La comoda navetta Arlink di Busitalia, ultimo corsa alle 20.35 se n’è andata, ovviamente in orario e tutti noi, turisti italiani e stranieri, ma più stranieri credetemi, siamo rimasti a guardarci negli occhi increduli dall’incomprensibile disservizio, visto anche che il volo proveniente da Vienna è l’ultima tratta in arrivo a Perugia” racconta la donna sui social. “Grazie perché mi ero abituata ad una capitale dove i trasporti pubblici lavoravano h24, dove non esistono tornelli nella metropolitana e tutti pagano i biglietti, dove puoi raggiungere ogni parte della città con qualsiasi mezzo, dove tutti danno la precedenza a pedoni e ciclisti, dove il rispetto per i cittadini viene prima di ogni altra cosa” si sfoga la perugina.

La nota dell’assessorato regionale ai trasporti

“Inaccettabile che l’ultimo autobus della sera non abbia atteso mezz’ora in aeroporto i viaggiatori in arrivo da Vienna. Ho chiesto una relazione formale. L’etica del servizio pubblico non può non prevalere nonostante la privatizzazione del TPL avvenuta circa cinque anni fa”. L’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti commenta così quanto accaduto la sera di venerdì 26 agosto. “Ho appreso questa mattina – spiega – che ieri sera i viaggiatori giunti da Vienna all’aeroporto San Francesco non abbiamo trovato l’Air Link ad attenderli per portarli alla stazione di Fontivegge. Non è stato fatto attendere l’autobus, che alle 20,35, non vedendo arrivare l’aereo, sembra se ne sia andato tranquillamente non preoccupandosi minimamente i responsabili del servizio del disagio che avrebbero causato alle persone ed il nocumento prodotto all’immagine di tutti gli Enti che a vario titolo hanno interesse alla buona immagine dell’Umbria e di Perugia in particolare”. “Premesso che di quella corsa si fa carico completamente e solo la Regione Umbria – rileva -, tenuto conto che quel servizio è stato voluto con fermezza dal sottoscritto perché fino a pochi mesi fa non esisteva, che sia Trenitalia che Busitalia hanno collaborato positivamente al progetto, che lo stesso sta avendo un successo notevole, né potrebbe essere diversamente, in quanto è assurdo pensare ad un aeroporto internazionale senza autobus per portare i viaggiatori nella città più vicina per consentire loro di tornare alle proprie case o proseguire con il treno verso le successive destinazioni, per nessuna ragione al mondo può ripetersi un fatto del genere”. “Oltretutto, quale assessore regionale alla protezione Civile ed ai Trasporti, ho il cellulare acceso 24 ore su 24 – prosegue – e mi capita di frequente di ricevere messaggi che mi aggiornano sugli eventi che possono in Umbria causare disagio alla popolazione, dal blocco dei treni per qualsiasi ragione, attivando le società di trasporto immediatamente i servizi sostitutivi su gomma, dagli incendi alle situazioni meteorologiche estreme che portano a nubifragi, allagamenti e così via. Chiunque mi avesse interpellato, non avrei avuto il minimo dubbio su cosa fare”. “Lunedì chiedo una relazione sull’accaduto – rende noto – per capire la dinamica e le ragioni dell’inconveniente, ma soprattutto per fare in modo che non accada mai più. Mi scuso io personalmente con i viaggiatori, italiani e stranieri, non risultandomi che l’abbiano fatto coloro che ne sono responsabili”. “Come ampliamento noto – aggiunge – il servizio di trasporto pubblico in Umbria è privatizzato da vari anni e non sono più società pubbliche che lo gestiscono. Tuttavia, nonostante la logica sia quella del profitto aziendale, non è assolutamente possibile che accadano fatti del genere. Nella gara che stiamo predisponendo, superando l’atto d’obbligo che vige irregolarmente da troppi anni, al di là della contrattualistica necessariamente commerciale, ribadiremo con forza la necessità di un’etica pubblica che salvaguardi sempre il rispetto per l’utente rispetto alla valutazione economica del gestore, sia che quel servizio lo svolga il concessionario vincitore della prossima gara sia, come nel caso in esame, che lo subappalti a qualche piccola società locale”. “Deve prevalere sempre il buon senso – conclude l’assessore – e, nel dubbio, vanno chiariti preventivamente i casi limite che possano accadere, proprio perché debbono essere preventivamente valutati e risolti”.


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