Sarà la consigliera dell’Assemblea legislativa dell’Umbria di Azione, Donatella Porzi a predisporre il progetto di parere “Fermare la violenza di genere – Le città e le regioni sono in prima linea” in seno alla Commissione Sedec del Comitato delle Regione Ue. Nei mesi scorsi la Porzi ha ricevuto l’incarico della Commissione competente ad occuparsi del contrasto alla gender-based violence, per predisporre il documento che è stato già discusso nella riunione di mercoledì 21 giugno. Un parere che punta a dare un ‘prezioso’ contributo alla direttiva europea contro la violenza di genere in discussione al Parlamento europeo.

Frammentazione di conoscenze e approcci territoriali

“Partendo dal presupposto che la violenza di genere può essere fisica, sessuale o psicologica, che può assumere la forma di violenza domestica, mutilazione genitale femminile, molestie online, matrimonio forzato e, inoltre, che si verifica in ogni Paese e in tutti gli strati della società”, il documento – spiega la consigliera Porzi – si propone di “dare un contributo prezioso alla direttiva dell’Ue sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, attualmente in fase di elaborazione”. Ringraziando la la Commissione Sedec per l’incarico ricevuto, la Porzi ha sottolineato come nell’ambito del piano di lavoro della task force di genere, il parere “intende individuare nella notevole frammentazione delle conoscenze e degli approcci territoriali le migliori pratiche esistenti, come la legge regionale Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini e l’istituzione di una Commissione contro il femminicidio in Umbria, citando la mia regione, così da comprendere al meglio come l’Ue decide di affrontare il tema della violenza di genere e coinvolgere le regioni nell’attuazione della direttiva europea”. Un fenomeno “trasversale a tutti i paesi europei e a tutte le classi sociali, dove sono evidenti – ha sottolineato Porzi  intervenendo nella trasmissione XL News di Umbria Radio – le criticità che aumentano, considerando che, soprattutto dopo la pandemia da Covid, il fenomeno è continuato a crescere”.

Impegno costante e attenzione alta

Da diversi anni impegnata ad affrontare il tema del contrasto alla violenza di genere, Porzi ha più volte rimarcato come sia necessario un impegno costante su un tema che non concede cali di attenzione. “Non possiamo intervenire solo quando si verificano eclatanti fatti di cronaca – ha sottolineato l’esponente di Azione -, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione verso questo tema”. Necessario, ha detto ancora Porzi “è un cambio culturale volto alla prevenzione, alla sensibilizzazione, all’assistenza delle vittime, alla formazione degli operatori nel settore contro la violenza di genere”, senza dimenticare le difficoltà legate a diversità di culture e religioni esistenti all’interno del contesto europeo. Il documento, quindi, si articolerà su due filoni: l’assistenza alle vittime, grazie ad un’implementazione dei servizi già esistenti legati ad un serie di soggetti che creano ‘una rete’ attorno alle donne che decidono di denunciare, ma anche la sensibilizzazione della collettività, ha concluso Porzi, “deve avvenire a partire dal livello locale e regionale, partendo dai contesti sociali come la scuola e le associazioni”.

La seduta della Commissione

Nella seduta della commissione Sedec di mercoledì 21 giugno a Bruxelles, la consigliera regionale dell’Umbria Donatella Porzi (Azione) presenta il documento “Fermare la violenza di genere – Le città e le regioni sono in prima linea” per il quale è stata nominata relatrice.