TERNI- Sabato 26 settembre alle ore 18, è in programma la cerimonia per la riapertura della Collegiata di Santa Maria Maggiore in Collescipoli, chiusa a seguito dei danni a causati dal terremoto del 2016. Presenti all’inaugurazione monsignor Giuseppe Piemontese vescovo della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, don Albin Kouhon parroco di Santa Maria Maggiore, Luigi Carlini Presidente della Fondazione Carit, Leonardo Latini Sindaco di Terni, l’architetto Paolo Leonelli direttore dei lavori di restauro. Domenica 27 settembre alle ore 10.30, il vescovo Piemontese vi presiederà una Solenne Celebrazione Eucaristica.

La Collegiata di Santa Maria Maggiore si trova nel punto più elevato del colle e risale al XII secolo, anche se la sua attuale fisionomia pare essere conseguente ad un insieme di opere che vanno dal XIV al XIX secolo. Depositaria di numerose opere pittoriche e scultoree d’artisti famosi, la Collegiata di Santa Maria Maggiore si sfregia anche di un organo a sette registri, rarissima opera del fiammingo gesuita Willem Hermans del 1678.

A seguito del terremoto del 2016, la chiesa era stata danneggiata nella parte della facciata con segni profondi di distacco murario che ne hanno determinato l’inagibilità. Il progetto di restauro, dell’architetto Paolo Leonelli, è stato accolto dalla Cei che ha preso in carico il  75% del costo dei lavori. La Fondazione Carit, ha, invece, provveduto al restante 25%, oltre agli extra sorti nel corso del restauro. I lavori di consolidamento della facciata, sono stati eseguiti dall’impresa Edile Artigiana s.n.c. e quelli di ripristino degli affreschi dal restauratore Giovanni Castelletta.

—