TERNI – Aumentano ricoveri e volume d’attività (+1,5%), soprattutto sul fronte della casistica ad alta complessità, migliora l’appropriatezza della degenza, si restringono i tempi di pagamento dei fornitori, scesi a 28 giorni: sono alcuni dei risultati raggiunti nel primo semestre 2017 dall’azienda ospedaliera di Terni, in base a quanto illustrato dalla dirigenza a circa 16 mesi dal proprio insediamento. “Non mi sarei mai aspettato di raggiungere questo tipo di numeri, sono la dimostrazione che il cambiamento è in atto” ha evidenziato il direttore generale Maurizio Dal Maso, secondo il quale il Santa Maria può contare oggi su “più qualità ed efficienza”. In particolare da gennaio a maggio è stato registrato un miglioramento degli indici di performance e degli indicatori in base ai quali cui vengono valutate le aziende ospedaliere, che vedono quella di Terni tra le prime in Italia subito dopo
l’Humamitas e il San Raffaele in termini di attrattività. Sono aumenti del 3,3%, a seguito della riorganizzazione delle sale operatorie, gli interventi chirurgici, mentre sul fronte economico è salito a 16,4 milioni di euro il saldo ricavi-costi (+8%). Il processo di modernizzazione dell’ospedale sta poi proseguendo attraverso l’informatizzazione della gran parte dei reparti, mentre dal punto di vista organizzativo è stato tra l’altro creato il polo delle Specialità mediche.
Interventi Gli interventi logistici e infrastrutturali avviati nel 2013 hanno raggiunto il 47% circa dell’ammontare globale, che corrisponde ad oltre 28 milioni di euro, cui si aggiungono i 3,6 milioni di investimenti in attrezzature. Per quanto riguarda i primariati, sono già stati individuati i nuovi direttori delle strutture complesse di Radiologia (Giovanni Passalacqua), Pediatria (Francesco Crescenzi), Nefrologia (Riccardo Fagugli), Oculistica (Enrico Poddi). Inoltre nei primi cinque mesi dell’anno sono stati attivati complessivamente 137 contratti individuali di lavoro (tra assunzioni, conferme e proroghe) per varie qualifiche. Per il periodo estivo, come ogni anno, da fine giugno – è stato annunciato – ci sarà una riduzione fisiologica dell’attività chirurgica programmata. “Questo ci consentirà di ridistribuire il personale nei vari dipartimenti e di garantire la fruizione delle ferie estive in ottemperanza alle disposizioni contrattuali e al piano ferie programmato”ha spiegato Dal Maso. Il dg, in merito alla vertenza aperta dalle organizzazioni sindacali per sollecitare l’assunzione di 123 lavoratori delle professioni sanitarie, ha infine sottolineato che “l’azienda proseguirà nel percorso dell’accordo sottoscritto con le stesse sigle, nei limiti e nei modi in cui le normative regionali e nazionali lo consentiranno”.