Terni, paziente operata al cervello da sveglia: primo caso in Umbria
Written by redazione on 19/12/2019
Terni, paziente operata al cervello da sveglia: primo caso in Umbria
19/12/2019
Intervento La paziente, una donna umbra di 70 anni, è stata dimessa il 19 dicembre a cinque giorni dall’intervento. I tumori cerebrali, che già di per sé rappresentano una sfida quotidiana, lo sono ancora di più quando si localizzano nelle vicinanze o in corrispondenza delle cosiddette aree cerebrali ‘nobili’, quelle aree cioè che controllano ad esempio il movimento degli arti o, come in questo caso, il linguaggio. L’asportazione chirurgica di questi tumori può provocare un danneggiamento, fino a poco tempo fa ritenuto inevitabile, di tali aree nobili e causare quindi deficit neurologici molto invalidanti per il paziente.
Tecnica L’intervento cui è stata sottoposta la donna ha comportato diverse fasi, secondo la cosiddetta tecnica asleep-awake-asleep. Il paziente viene inizialmente addormentato per le fasi di apertura per poi essere risvegliato nella fase centrale dell’intervento, cioè quella durante la quale si asporta il tumore. “In questa fase – spiega il dottor Conti – mentre il neurochirurgo procedeva all’asportazione del tumore, utilizzando la tecnica della fluorescenza intraoperatoria, la paziente, mediante apposito elettrodo, veniva sottoposta a stimolazione cerebrale diretta e test neuropsicologici specifici per la valutazione dei sistemi linguistici post centrali come l’eloquio spontaneo, la denominazione e produzione verbale e la lettura. Le prove si sono dimostrate efficaci nel segnalare la produzione di parafasie ed evitare così l’interessamento di aree linguistiche sensibili”.
Collaborazione Questo intervento è il frutto della continua collaborazione tra i vari professionisti del dipartimento di neuroscienze di Terni, e cioè neurochirurgo, neurofisiologo, neuropsicologo e logopedista, che hanno pianificato in ogni dettaglio l’intervento chirurgico e adottato gli item di stimolazione più indicati per la paziente, con il contributo fondamentale e imprescindibile dell’anestesista, senza il quale un intervento del genere non sarebbe possibile, oltre che del neurologo e del fisioterapista.
Centro di eccellenza regionale Nell’esprimere grande soddisfazione e gratitudine per l’operato, il commissario straordinario Andrea Casciari sottolinea come la struttura di Neurochirurgia sia un centro di eccellenza regionale. “La neurochirurgia rappresenta uno dei punti di forza dell’Azienda ospedaliera di Terni – dice Casciari – su cui stiamo continuando ad investire in termini di potenziamento tecnologico e in questi giorni ci stiamo apprestando a concludere anche l’acquisto di un nuovo microscopio operatorio e Tac intraoperatoria”.
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