SPOLETO – “Da troppi anni l’agire politico, sia a livello nazionale che locale, ha assunto le caratteristiche di una battaglia di potere più che di un confronto di idee leale e costruttivo: il risultato è una politica dal corto respiro e incapace di visione e di coraggio”. È quanto ha detto stamani il vescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, presidente della Ceu (Conferenza episcopale umbra), durante l’omelia per la festa di San Ponziano, patrono della città dei Due Mondi. “Un autentico confronto deve essere orientato a cercare ciò che è bene per la nazione e per la città in un determinato momento della sua storia e deve permettere a ciascuno di sentirsi partecipe di un processo positivo, sia che la partecipazione venga assicurata da chi governa che da chi sta all’opposizione”, ha aggiunto il presule. “Purtroppo – ha detto ancora l’arcivescovo – dobbiamo spesso assistere ad un triste spettacolo, simile ad una guerra senza esclusione di colpi, che produce inevitabilmente lacerazioni profonde. Non sarà facile ricostruire un tessuto sano. Ma non c’è alternativa”.

“Mi sembra che San Ponziano richieda a tutti noi di convertire il cuore e rimodulare il modo di pensare e di agire, offrendo ciascuno al Paese e alla città il proprio contributo di riflessione, di competenza e di dedizione operosa”, ha sottolineato mons. Boccardo. Che ha fatto cenno anche alla pandemia che “ci riconduce brutalmente a noi stessi e ci insegna a non continuare a mentirci e farci del male, ignorando le domande che contano. Dobbiamo – ha concluso – reimparare il sapere della vita, mettendoci onestamente e con coraggio di fronte al nostro io interiore, per arrivare ognuno a compiere una scelta di campo libera e responsabile”. Sul sito del settimanale La Voce l’omelia completa e la fotogallery della celebrazione.