Sanità, i sindacati in commissione in Regione: assenti Coletto e Braganti
Written by Annalisa Marzano on 29/10/2021
Sanità, i sindacati in commissione in Regione: assenti Coletto e Braganti
I sindacati: "Mancanza di volontà al confronto. Riattivato lo stato di agitazione"
29/10/2021
Si riattiva lo stato di agitazione nel comparto della sanità dopo che i sindacati sono stati ascoltati in audizione, giovedì, in commissione consiliare in Regione. Restano – per i rappresentanti dei lavoratori – ancora irrisolti molti dei temi e delle criticità sollevate.
Il confronto “mancato”
Si sarebbe dovuta svolgere nel giro di ‘poche ore’ dopo la manifestazione dello scorso 28 settembre davanti alla Regione dell’Umbria, che portò alla sospensione dei lavori del consiglio regionale. Invece, l’audizione dei sindacati sulle gravi criticità del sistema sanitario umbro è avvenuta solo giovedì, a un mese esatto da quella protesta. “L’attesa però non ha prodotto i risultati sperati – commentano Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl Fials e Nursing Up dell’Umbria – dato che non erano presenti in commissione né l’assessore alla Sanità Luca Coletto, né il direttore generale Massimo Braganti, il che la dice lunga ancora una volta sulla mancanza di volontà di confronto da parte della giunta con le organizzazioni dei lavoratori”.
I problemi “irrisolti”
Restano, secondo i sindacati, tutti irrisolti i problemi sollevati: assunzioni a tempo indeterminato mancate, contratti Covid in scadenza al massimo alla fine dell’anno, lavoratori non vaccinati che non sono stati sostituiti, indennità Covid non corrisposta, e altro. Insomma, “una situazione sempre più tragica”, secondo le cinque sigle dei lavoratori della sanità. A questo si aggiunge il piano sanitario regionale, che è in preadozione, ma che nessuno conosce. “Parliamo dell’atto principale per l’organizzazione della sanità nel futuro di questa regione – osservano ancora i sindacati – ma non ne sappiamo nulla, nonostante il Pnrr impegni le Regioni anche su questo fronte, ad esempio con la creazione delle Case di Comunità”.
Riattivazione dello stato di agitazione
“A fronte di questo ennesimo passaggio a vuoto della Regione” Cgil, Cisl, Uil e le altre sigle riattiveranno “lo stato di agitazione e le relative procedure di raffreddamento in prefettura”. Poi via alle assemblee con lavoratrici e lavoratori e alla mobilitazione, senza escludere questa volta il ricorso allo sciopero, “perché la misura – dicono i sindacati – è davvero colma”.