Le relazioni
“Creare un presepe di sabbia ci è sembrato il modo più bello e originale per celebrare gli 800 anni del presepe di Greccio”, ha detto all’Ansa fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione del Sacro convento di Assisi. “Il presepe – ha aggiunto – ha lo scopo di favorire gli incontri, con il Signore per i credenti o comunque incontri tra le persone. È interessante – ha detto ancora – che questa creazione il 7 gennaio sparisca, perché così resteranno le relazioni che saranno maturate in questo periodo”.
Cambio culturale
Fra Giulio tiene a sottolineare che “si tratta di sabbia di cantiere quella utilizzata per l’opera e non di arenile, perché il rispetto per l’ambiente deve essere massimo”. “Il messaggio di Natale che parte da Assisi in questo tempo segnato dalle guerre – ha affermato – è di iniziare a guardare il mondo dal punto di vista di chi è escluso. Questo presepe invita a un cambio culturale: così come Dio si mette all’ultimo posto della fila, solo accogliendo gli ultimi il mondo sarà più unito”. Parole che hanno trovato eco nell’appello del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni: “sia davvero Natale, tacciano le armi”.