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‘Nostalgia di Dio’ in scena da questa settimana nei teatri umbri

Written by on 07/12/2019

‘Nostalgia di Dio’ in scena da questa settimana nei teatri umbri

07/12/2019

Una scena di 'Nostalgia di Dio' di Lucia Calamaro, nuova produzione del Teatro Stabile dell'Umbria

NARNI- Dopo la prima assoluta nel mese di luglio alla Biennale di Venezia, arriva da questo fine settimana nei teatri della nostra regione Nostalgia di Dio dove la meta è l’inizio, lo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro. Prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, in coproduzione con il Metastasio di Prato, va in scena sabato 7 dicembre, alle ore 21, al Teatro Manini di Narni, prima tappa della tournèe che proseguirà fino al prossimo 18 dicembre.

Nostalgia di casa. Questo, potrebbe essere l’altro titolo di questo spettacolo -dice Lucia Calamaro- in quanto per me, la casa sono gli affetti, e gli affetti sono l’unica dimensione rimasta che mi rapporti al sacro. Nel bene voluto, risiede il mistero. E’ nel legame, nel bisogno dell’altro, la meraviglia. C’è lì, nella casa, un’energia invisibile ma concreta, inafferrabile e solida: io so che c’è, anche se non la vedo. Ed è una delle poche cose certe che ho. Ogni volta che torno a casa, io mi sento come se tornassi all’infanzia. Ma non a una fase qualunque dell’infanzia, ma alla fase dell’onnipotenza, quella dei primissimi anni. A casa mia, in questo habitat benevolo, io credo di potere tutto e una parte di me, bambina, si rilassa, si libera, respira e si sparge in giro. Forse questo passaggio succede a tutti, quando tornano a casa. O forse no. Chissà. Non so, non saprei, ma mi piace pensarlo. Il Mondo ci limita, la casa ci accoglie e ci espande. Ed è in questa fioritura potente e affettuosa, che nascono i figli. Che sono per me l’altra domanda su cui si annoda, senza scioglierla, questo spettacolo. I figli da piccoli in particolare, in quanto piccoli Dei onnipotenti. Influenzata dalla favola che ci hanno raccontato, illustrata dalle infinite madonne con bambino, il mio immaginario cattolico infantile – che è l’unico che ho, come probabilmente molti di noi che poi da grandi hanno lasciato perdere- si è ancorato lì. E’ lì, prima dei dieci anni, su quelle immagini, che l’impressione indelebile mi si è formata: quella di un Dio bambino, visto dalla prospettiva della madre. Insomma Dio, per me, è più un figlio che un padre. Nostalgia di Dio, quindi, si muove in questo strano crocicchio tra la nostalgia di casa e la nostalgia dell’infanzia, che mi è maturato dentro ultimamente, senza capirlo ancora del tutto. Tutti i bambini sono figli. Comunque sia, una cosa si sa: per le madri, i figli, non crescono mai”.

Interpreti di Nostalgia di Dio, sono Alfredo Angelici, Simona Senzacqua e gli attori umbri Cecilia Di Giuli e Francesco Spaziani. Dopo aver fatto tappa al Teatro Manini di Narni, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Mengoni di Magione domenica 8, allo Spazio Zut di Foligno da martedì 10 a giovedì 12, al Teatro Ronconi di Gubbio venerdì 13, al Teatro dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno domenica 15 e al Teatro Secci di Terni martedì 17 e mercoledì 18. A Foligno allo Spazio ZUT, martedì 10 dicembre, Lucia Calamaro e la Compagnia incontreranno il pubblico al termine della rappresentazione.

 

 

 

 

 

 

 


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