BRUXELLES – Nel parere del CdR sulla riforma dei fondi strutturali post 2020 “facciamo delle proposte sulla semplificazione amministrativa” e “sull’ alleggerimento delle procedure burocratiche a carico delle imprese e delle autorità locali” per “facilitare l’accesso” alle risorse: così la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, anticipando alcuni punti del testo di cui è correlatrice dopo un incontro a Bruxelles con le parti interessate. Nella riforma proposta dalla Commissione, spiega Marini, “la cosa più importante è che quella di coesione rimanga una politica per tutte le regioni europee”.

Tempi Per quanto riguarda le tempistiche, Marini ricorda che si andrà “in approvazione del parere in Commissione al CdR il 24 ottobre e a dicembre nella plenaria. E’ ovviamente un parere centrale per gli interessi delle autorità locali e delle Regioni”, anche perché “in molte regioni italiane” la politica di coesione “spesso è stata l’ unico strumento in questi anni a disposizione davvero di una programmazione territoriale e regionale”. A chi in Italia minaccia di tagliare i contributi all’Ue, Marini ribatte che bisogna tornare a “recuperare capacità di cambiare l’ Europa, ma non di buttar via il meglio” che quest’ ultima “è stata in grado di costruire”, sottolineando che la politica di coesione è “uno dei perni dell’ innovazione che l’ Europa è stata in grado di dare agli Stati”.