ORVIETO – Le statue degli Apostoli e dei santi protettori hanno fatto ritorno nel Duomo di Orvieto dopo 122 anni. Ritorno anticipato nella primavera scorsa da quello delle statue dell’Angelo annunciante e della Vergine, realizzate da Francesco Mochi. Le dodici statue monumentali degli Apostoli insieme a quelle dei quattro santi – San Sebastiano (1554-1557), San Rocco (1593), San Costanzo (1598) e San Brizio (1601) – realizzate da vari artisti tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVIII, la cui presenza costituisce un chiaro richiamo all’Ecumenismo, poggiano sui basamenti originali restaurati su incarico dell’Opera del Duomo. Trovano posto all’interno della Cattedrale, ai piedi delle colonne cilindriche che presentano le iconiche fasce alternate di travertino e basalto.

Il progetto di riposizionamento delle statue è stato interamente coordinato dall’Opera del Duomo, presieduta da Gianfelice Bellesini, già prefetto di Terni. Bellesini che ha coordinato anche il convegno di oggi pomeriggio in Duomo a cui ha presto parte tra gli altri anche il vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, Benedetto Tuzia, il professor Antonio Paolucci (Accademia Nazionale dei Lincei) e l’arcivescovo Giacomo tI Morandi (segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede). Alla cerimonia presente anche il sindaco Roberta Tardani e la soprintendente alle Belle arti dell’Umbria, Marica Mercalli. All’interno del duomo molto fedeli e cittadini orvietani per ammirare da vicino il nuovo allestimento.
HANNO DETTO