NARNI – La Sgl Carbon (ex Elettrocarbonium) passa nelle mani del gruppo anglo-cinese Sangraf, importante azienda internazionale operante nel medesimo comparto della stessa Sgl di Narni. Il liquidatore della Sgl, l’avvocato Petrucci in accordo con il ministero dello Sviluppo economico hanno sciolto il nodo, giudicando l’offerta migliore (le altre due pervenute sono la cinese Fangda Carbon e il fondo tedesco Ledbury and Partners) quella presentata a suo tempo dal gruppo anglo-cinese. La storica fabbrica narnese è chiusa, di fatto, da oltre un anno e mezzo. Le maestranze rimaste – all’incirca una sessantina – hanno tutte (o quasi) terminato il periodo di ammortizzatori sociali. Il liquidatore della Sgl Carbon sottolinea che “dopo un lungo periodo di trattative e una fase conclusiva in cui avevamo tre potenziali acquirenti, la scelta finale è andata a favore di Gosource per diverse ragioni. Grazie alla sua integrazione industriale con Sangraf international e un’approfondita due diligence condotta lo scorso anno, Gosource appare come l’acquirente meglio posizionato per avviare una nuova produzione di elettrodi in grafite al più presto”.
Soluzione Con l’arrivo di Sangraf c’è una soluzione per quanto riguarda l’area ex Elettrocarbonium, la cosiddetta Narni 1. Per tale area, Sangraf e il liquidatore Sgl hanno individuato proprio in Boachang il soggetto in grado di investire. Alla Sgl il compito di effettuare la bonifica ambientale prevista, e già in corso, dagli enti pubblici competenti. Gousorce riprenderà nell’area di Narni2 la produzione di elettrodi non appena concluse e certificate tali attività di ripristino ambientale.