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Incendi in calo in Umbria nel 2023, ma più reati relativi ai rifiuti

Written by on 31/01/2024

Incendi in calo in Umbria nel 2023, ma più reati relativi ai rifiuti

Il bilancio delle attività dei Carabinieri Forestali dell'Umbria

31/01/2024

Incendi boschivi

Uno degli incendi sviluppatosi in una superfice boschiva

In Umbria, nel 2023, si sono registrati 58 incendi boschivi su tutto il territorio regionale, in calo del 52% rispetto all’anno precedente, ma sono aumentate invece le notizie di reato relative ai controlli sulle “discariche e la gestione illecita dei rifiuti”. I Carabinieri Forestali dell’Umbria hanno presentato il bilancio delle attività operative dell’anno appena concluso, che si sono orientate principalmente su incendi boschivi, discariche e rifiuti, edilizia (tutela del territorio), tutela della fauna selvatica e il maltrattamento animali. Nel complesso, insieme agli altri settori in cui sono stati operativi i forestali, nel 2023 sono stati registrati 1.791 illeciti amministrativi con un importo totale notificato di euro oltre 717mila euro e alla contestazione di 528 reati e la denuncia di 359 persone. Rispetto al 2022 è stata registrata una diminuzione degli illeciti amministrativi ma un aumento dei reati e delle persone denunciate, in particolare nel settore di tutela del territorio e delle discariche e rifiuti. Il dato con maggior incremento è legato ai sequestri penali.

Incendi nei boschi

In base la bilancio della Forestale, nel 2023 sono stati registrati 58 incendi boschivi in tutta l’Umbria, di cui 26 nella provincia di Perugia e 32 nella provincia di Terni, con una diminuzione del 52% rispetto al 2022 in cui si erano verificati 122 incendi. Su 58 roghi, è stato necessario richiedere l’intervento dei mezzi aerei in 4 eventi rispetto alle 26 richieste avvenute nel 2022. La superficie complessiva percorsa dal fuoco è stata pari a circa 65 ettari (di cui circa 33 di superficie boscata); gli incendi con superficie più estesa sono stati nel comune di Avigliano Umbro, nel mese di aprile nella frazione di Santa Restituita per 6 ettari, nel comune di Sellano nel mese di febbraio in località Cammoro per 5 ettari e nel comune di Narni nel mese di luglio in località San Liberato per 5 ettari. L’attività investigativa ha portato alla denuncia di un presunto responsabile degli incendi avvenuti nella zona del lago di Corbara e alla denuncia di 12 persone per il reato di incendio boschivo colposo. Nel 2022 erano state 43. Particolare è il dato della provincia di Perugia che ha fatto registrare più incendi nel periodo primaverile (10 incendi), rispetto al periodo estivo quando furono solo quattro. “Nell’attività di prevenzione il Comando Regione ha numerose volte utilizzato i mass media per fare appelli per sensibilizzare i cittadini sulle pratiche che permettono di evitare i rischi di accensione di fuochi. Anche il lavoro prevenzione delle pattuglie sul territorio ha permesso di raggiungere un ottimo risultato, sia per il calo di richieste di intervento e sia per superficie percorsa dal fuoco” spiegano i carabinieri.

Discariche e rifiuti

I controlli sulle “discariche e la gestione illecita dei rifiuti” da parte dei Reparti dipendenti, hanno portato ad un incremento di notizie di reato, arrivate a 123 nel 2023 rispetto alle 104 registrate nel 2022, ma le persone denunciate sono rimaste invariate, 97 persone. L’attività ha riguardato i titolari di aziende denunciate per illecita gestione dei rifiuti pericolosi dal trasporto all’abbandono nonché trasporto per i controlli di rifiuti in assenza di Fir e infine le sanzioni amministrative a carico di cittadini per l’abbandono. Sono stati controllati in totale 428 veicoli per trasporto rifiuti.

Tutela del territorio

Edilizia

L’attività di controllo in materia edilizia è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Le persone denunciate sono state 61, nel 2022 furono 60. I reati penali sono emersi per irregolarità sia per la realizzazione di opere edilizie senza titoli abilitativi o in difformità ad essi o per mancanza delle autorizzazioni per realizzazione di interventi in aree sottoposte a vincoli paesaggistico-ambientale e/o idrogeologico. Le sanzioni amministrative sono registrate nelle attività di movimentazione terra senza autorizzazione. I controlli sono proseguiti nei cantieri edili e finalizzati all’attività di verifica della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Tutela fauna selvatica – Caccia

Dal 17 settembre, data di apertura della stagione venatoria 2023/2024, i militari sono stati impegnati nell’attività di controllo del territorio e di tutela della fauna selvatica. Sono stati controllati i titoli autorizzativi posseduti dai cacciatori e che fossero abbattute solamente le specie elencate, nei periodi, orari e con i mezzi stabiliti dalla normativa in materia. Proprio in riferimento all’attività venatoria viene segnalata l’attività di controllo e di indagine svolta dai reparti dipendenti sul traffico illegale di richiami vivi spesso accompagnato anche da situazioni di maltrattamento/uccisione/detenzione incompatibile dei volatili. I militari segnalano anche il permanere nel territorio del fenomeno, ormai relativamente nuovo, del bracconaggio ittico con l’utilizzo anche di strumenti, come gli elettrostorditori, produttivi di gravi sofferenze per gli animali.

Maltrattamenti animali

In aumento, rispetto al 2022, l’impegno dei forestali nel settore del maltrattamento animali e tutela animali da compagnia. Nel 2023 sono aumentati i controlli, arrivati a 747 rispetto ai 680 del 2022. I reati contestati sono aumentati passando da 9 a 14 a fronte però di un calo degli illeciti amministrativi, dovuto sostanzialmente a modifiche normative, per un totale di 39 e di oltre 4 mila euro (nel 2022 erano stati 47  e oltre 5 mila euro). Rilevanti sono stati gli ultimi mesi dell’anno: ad ottobre, 24 cani maltrattati a Magione, a novembre un gatto ucciso a fucilate a Gualdo Tadino e a dicembre 88 bovini malnutriti a Montefalco.

 


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