L’aumento dei prezzi delle materie prime rischia di bloccare il cantiere della ricostruzione. L’allarme è stato rilanciato dal presidente di Ance Umbria Albano Morelli, intervistato nella trasmissione Radio Economy. “Ci sono tante attività contrattualizzate con prezzi i correnti, ma che oggi non risultano più remunerativi – spiega Morelli – abbiamo associati con 10, 20, 30 contratti che dovrebbero partire, ma che di fatto lavorerebbero in perdita, quindi preferiscono non partire, anche correndo il rischio di affrontare difficili in contenzioni. Devono scegliere il male minore”. Da qui la richiesta di modifiche ai contratti stipulati: “Abbiamo chiesto una revisione del prezzario del cratere – prosegue Morelli – il commissario alla ricostruzione Legnini ha compreso il problema e la sua gravità, purtroppo i primi numeri che abbiamo visto non sono in linea con le reali esigenze,  che richiederebbero un aumento almeno nell’ordine del 30 per cento”.