Convegno organizzato dal Comitato per la Vita Daniele Chianelli in occasione della Giornata nazionale contro leucemie, linfomi, mielomi. I tumori pediatrici fanno meno paura: le strategie, i moderni protocolli, i farmaci di ultima generazione, ma anche l’esperienza oggi permettono ai medici di aggredire leucemie, linfomi e tumori pediatrici e spesso sconfiggerli. In molte patologie oncologiche, infatti, le guarigioni sfiorano il novanta per cento dei casi. Sono questi alcuni dei risultati illustrati dal dottor Maurizio Caniglia, direttore delle Struttura complessa di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, nel corso nell’incontro svoltosi nella mattinata di martedì 21 giugno presso la sede del Comitato.

“I tumori infantili -ha spiegato Caniglia- sono patologie rare, che colpiscono un bambino ogni seicento, con un’incidenza di 15 casi su 100mila bambini. Ogni anno in Italia millequattrocento nuovi casi nella fascia di età tra zero e 15 anni e 900 tra i 15 e i 19 anni”.

È la leucemia la più frequente, ma sono tantissime le tipologie di tumore pediatrico che ogni anno il Reparto di Oncoematologia del noscocomio del capoluogo umbro affronta, come quelle che colpiscono il Sistema nervoso centrale, i linfomi, i neuroblastomi o i sarcomi dei tessuti molli.

Un’attività, che cresce sempre più: duecentoquarantaquattro i ricoverati nel 2021 e centoventisei nei primi mesi di quest’anno. Mentre l’attività dell’ambulatorio è stata di 3.682 accessi nel 2020 e 5.366 nel 2021. Sono, invece, centodiciotto i trapianti di midollo osseo effettuati dal 2007 ad oggi.

Il convegno promosso in occasione della Giornata nazionale contro leucemie, linfomi, mielomi, ha dato la possibilità anche di illustrare le attività dell’Equipe multidisciplinare, un gruppo di professionisti, sostenuti dal Comitato per la vita Daniele Chianelli: psicologhe, assistente sociale, musicoterapeuti, arteterapeute, ma anche arti marziali, clown, volontari, educatori, estetiste oncologiche che insieme a figure istituzionali come medici, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, scuola in ospedale e servizio religioso, garantiscono ai pazienti un percorso di assistenza a 360 gradi in grado di supportare non solo il bambino come individuo ma anche la sua intera famiglia con centinaia di interventi mirati e una presenta quotidiana, sia nei reparti che al Residence Daniele Chianelli.

Attraverso una serie mirata di interventi ed attività è possibile accogliere il bambino e la sua famiglia in uno spazio pensato su misura con tutte le attenzioni necessarie alle fragilissime condizioni del paziente; seguire il nucleo familiare nei vari iter burocratici grazie all’ausilio del servizio sociale; sostenere per tutto il periodo post-ospedaliero, e non solo, il paziente e la sua famiglia rispetto l’aspetto psicologico ricreando inoltre con molteplici attività il clima sereno che un bambino dovrebbe vivere nella sua normalità. Una squadra numerosa che mette al centro dell’attenzione i pazienti, bambini, adolescenti e adulti, con le loro famiglie, per superare insieme, e nel migliore dei modi, la difficile fase della malattia.

La giornata si è conclusa con cinque commoventi testimonianze di mamme di bambini guariti e di ragazzi che hanno superato il difficile percorso di malattia.

“Essere qui -hanno detto- è come tornare in una seconda casa. La vicinanza e l’affetto di operatori e personale sanitari ha permesso a tutti noi di vivere il lungo percorso di cura in modo più sereno. Oggi rimangono tanti ricordi belli, non soltanto le ferite della malattia”.