TERNI – Sono riprese martedì mattina, dopo lo stop causato dal lockdown, le udienze penali del tribunale di Terni. Rigorose le misure organizzative ed igienico-sanitarie introdotte da un provvedimento del presidente del tribunale, Rosanna Ianniello, con l’obiettivo principale di contenere l’afflusso dell’utenza.

Accesso limitato L’accesso al pubblico continua ad essere limitato alle sole udienze urgenti, con l’obbligo di prenotazione telefonica e telematica dei servizi dei diversi uffici anche per gli avvocati. All’entrata vengono sottoposti al termoscanner tutti gli utenti, tenuti poi ad osservare i percorsi indicati dalla segnaletica, differenziati per l’entrata e l’uscita. Installati dispencer di disinfettante lungo i corridoi, costante la disinfezione di maniglie e delle pertinenze comuni, mentre è stato ridotto il numero dei posti a sedere sia nelle aule che all’esterno di esse. Il rispetto delle disposizioni viene garantito, oltre che dal personale dell’istituto di vigilanza normalmente preposto, anche da quattro volontari di Protezione civile e Cisom.

Nuove procedure “Le attività giudiziarie riprendono oggi, per ovvi motivi di sicurezza, con il freno a mano tirato” commenta il presidente dell’ Ordine degli avvocati di Terni, Francesco Emilio Standoli. “Se il settore penale riprende con un sistema classico di udienze celebrate in presenza – spiega -, quelle civili verranno effettuate o con lo scambio via pec di memorie tra gli avvocati oppure attraverso udienze da remoto, con l’applicativo Teams messo a disposizione dal ministero. In questo caso il giudice sarà in aula, mentre gli avvocati e le parti saranno collegati dalle proprie abitazioni o dagli studi professionali”. Prevista la stessa procedura anche per le attività mediazione, la prima delle quali si è svolta sempre via Teams questa mattina. Preoccupante, infine, la riflessione del presidente dell’Ordine sugli effetti del lockdown sulla propria categoria. “In 60 giorni risulta il 70% in meno delle notizie di reato – spiega Standoli -, questo comporterà un 70% in meno dei procedimenti che gli avvocati dovranno seguire nel 2020, con evidenti ripercussioni dal punto di vista economico”.