Edilizia, in Umbria grido d’allarme per la ricostruzione
Written by redazione on 15/11/2019
Edilizia, in Umbria grido d’allarme per la ricostruzione
15/11/2019
PERUGIA – “Siamo ancora ampiamente sotto al 10% di cantieri avviati per la ricostruzione e quindi in fortissimo ritardo se guardiamo ad esempio ai ritmi della ricostruzione post sisma del 1997”: Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni, si sono date appuntamento in piazza San Benedetto a Norcia per lanciare il loro grido d’allarme, in occasione della mobilitazione dei lavoratori dell’edilizia che oggi, in 100 piazze in Italia, hanno dato vita ad una protesta per chiedere lo sblocco dei cantieri e la ripartenza di un settore strategico, che in Umbria, nonostante una crisi devastante, vale ancora il 10% del Pil.
I sindacati Ritardi che Fillea, Filca e Feneal definiscono “inaccettabili” e prevalentemente dovuti a “eccessiva confusione e sovrapposizione di norme e responsabilità nella pubblica amministrazione”. “Con questi ritmi – avvertono i sindacati – 700 pratiche all’anno lavorate dall’Ufficio speciale per la ricostruzione in Umbria, ci vorranno 12 anni solo per la progettazione”. “Ora serve davvero accelerare – hanno concluso i rappresentanti dei lavoratori dell’edilizia – nel rispetto del Durc, dei diritti, della legalità e della sicurezza, evitando di passare dalle persone senza casa alle case senza persone, ovvero allo spopolamento che tempi troppo lunghi rendono sempre più grave”.