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Due Giugno, tutta l’Umbria si ritrova e celebra i 75 anni della Repubblica

Written by on 02/06/2021

Due Giugno, tutta l’Umbria si ritrova e celebra i 75 anni della Repubblica

Manifestazione a Perugia ai Giardini del Frontone alla presenza delle massime autorità dello Stato, della Regione, della Provincia e del Comune

02/06/2021

Le celebrazioni della Festa della Repubblica a Perugia

Le celebrazioni della Festa della Repubblica a Perugia

PERUGIA- L’Umbria celebra la Festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. Manifestazioni, sono previste in tutta la Regione nel corso dell’intera giornata.

A Perugia, ai Giardini del Frontone uno dei luoghi simbolo della città, sacrario di memorie storiche ed identitarie, luogo scelto da Aldo Capitini nel 1961 per la partenza della prima Marcia della Pace, si  è svolgerà alle ore 10 la celebrazione davanti alle massime autorità dello Stato, della Regione, della Provincia e del Comune :  il Prefetto, Armando Gradone, la presidente della giunta regionale Donatella Tesei, rappresentanti della Provincia e il sindaco di Perugia Andrea Romizi. Un momento di grande unità tra le istituzioni nel capoluogo della nostra regione, dopo l’anno terribile che abbiamo alle spalle, apre alla speranza di un ritorno alla normalità, in cui  è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti al tricolore.

“La scelta fatta dagli italiani settantacinque anni fa -ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei- ha segnato il corso della storia e ci ha donato un’Italia basata su valori di democrazia e di uguaglianza. La data del 2 Giugno, ricorda il referendum con cui il Paese scelse di essere una Repubblica, che ci fa rivivere il giorno in cui si votò per eleggere l’Assemblea Costituente e che, non va dimenticato, vide per la prima volta le donne poter esercitare il loro diritto di voto. Anche per questo aspetto, il 2 e 3 giugno, prime votazioni italiane a suffragio universale, segnarono un decisivo ineluttabile passo verso la democrazia e il riconoscimento dei diritti.

In quel momento il Paese attraversava sì un periodo storico difficile, ma intriso di volontà e prospettive di rinascita, un periodo in cui gli italiani si rialzarono e ricostruirono una nuova Italia.

 Guardando le nostre radici, quelle che ci ricordano chi siamo e qual è la nostra strada, dobbiamo oggi, come allora, avere la forza di rialzarci e, sentendosi parte di una comunità, così come allora riuscire ad affrontare le asperità odierne proiettandoci con fiducia verso il futuro. In questa giornata, nonostante sia priva delle consuete sfilate e con le cerimonie ridotte al minimo, auguro a tutti voi -ha concluso la presidente Tesei- una buona Festa del 2 Giugno”.

Una Festa della Repubblica per una nuova fase per il nostro paese

“La Festa della Repubblica -afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini- è la celebrazione di alti valori del nostro Paese, del nostro essere italiani e anche quest’anno rendiamo onore ai capisaldi della nostra società che sono la democrazia e la libertà. Celebrazioni sobrie, condizionate, da un lato, dal perdurare della pandemia, sebbene, in questi ultimi giorni, la situazione sia nettamente migliorata. Ma questo non ci fa dimenticare sofferenze e dolori trascorsi, ma non passati; dall’altro, dalle recenti morti sul lavoro sia in Umbria, sia fuori regione, come pure dalle ultime tragedie, che non possono lasciarci indifferenti. Ferite aperte e indelebili che trovano, tuttavia, risposte nella nostra Costituzione che, dopo settantacinque anni, è più che mai attuale, grazie alla lungimiranza dei nostri Padri fondatori. Nell’articolo 1 hanno delineato l’identità della nostra Nazione: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ma quel lavoro non può essere causa di morte. Io credo che si debba ripartire da qui, dalla centralità del lavoro sicuro, da una ripresa economica e sociale che restituisca valore e centralità al capitale umano. Che il Recovery Plan, e tutti gli altri programmi comunitari, siano veramente occasione per ridefinire il nostro Paese, per garantire una nuova rinascita, ma soprattutto una nuova crescita e sviluppo sostenibili e aggiungo lavoro sostenibile. Abbiamo i programmi, le risorse, la nostra Carta Costituzionale, riscriviamo il nostro Paese!”.

Squarta  “Il 2 giugno è una data importante che racchiude i valori in cui credere e verso i quali dobbiamo ispirarci per il futuro, valori che devono saperci guidare una volta ancora, in special modo in uno dei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo per l’emergenza sanitaria. E’ in questi valori che ritroviamo le donne e gli uomini delle Forze armate i quali hanno dato ancora dimostrazione di essere pronti a difendere l’Italia con la solita straordinaria passione e alto senso di responsabilità”, ha dichiarato il presidente del consiglio regionale Marco Squarta in occasione della Festa Nazionale della Repubblica.

Romizi Nel corso della cerimonia del 2 giugno che si è svolta ai Giardini del Frontone, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha ricordato il contributo della città alla nascita della Repubblica e ha ribadito la necessità, oggi come 75 anni fa, di uno sforzo di ricostruzione morale e materiale della società, con un rinnovato spirito di collaborazione incondizionata.
“Anche Perugia – ha affermato, fra l’altro, il sindaco, secondo quanto riferisce il Comune – dette il suo contributo alla Costituente e alla Repubblica, largamente premiata alle urne con circa il 70% dei perugini che si espressero a favore. In questo 2 giugno – ha aggiunto – avvertiamo fortissimo il ricordo struggente e la mancanza delle persone scomparse a causa del coronavirus, oltre 1.000 persone nella sola nostra provincia. Ci stringiamo alle famiglie alle comunità locali che hanno sofferto per questa grave perdita. Accanto a tanto dolore avvertiamo però una crescente volontà di ripresa e rinascita, con un pensiero speciale e un’attenzione particolare ai nostri piccini, ai giovani, a tutti i ragazzi”.

Pasquali Il vicepresidente della Provincia, Sandro Pasquali, intervenendo alle celebrazioni della Festa della Repubblica svoltesi ai Giardini del Frontone a Perugia ha portato, alle autorità civili militari e religiose presenti, i saluti del Presidente Luciano Bacchetta e dell’istituzione provinciale nel suo complesso. “Essere qui oggi, riveste vari significati, per primo ci balza alla mente l’idea di un mondo che sta tornando alla normalità, a passi svelti, che ci ha permesso di rivederci – ha aggiunto Pasquali -. Settantacinque anni fa, milioni di italiani, donne e uomini, liberi, rinati dopo la dittatura fascista e la seconda guerra mondiale, scelsero in maniera libera la Repubblica come forma di governo del nostro paese. Da allora sono stati compiuti passi importanti, nella crescita istituzionale, nella capacità di governo della cosa pubblica, nello sviluppo economico del paese. Una giornata di festa – ha detto ancora – deve avere sempre una sua attualizzazione al momento storico vissuto, se la pandemia ci ha insegnato che la necessità della cura dei cittadini e la loro salute è un punto fermo in cui lo stato non può e non deve rinunciare in nessun modo, ma investire continuamente in saperi e ricerca, è altrettanto necessario lo sviluppo costante affiancato dalla difesa dei diritti. Lavoro, famiglia, uguaglianza, perni fondamentali delle società moderna, devono vedere costantemente l’interesse da tutte le istituzioni che rappresentiamo, nessuno escluso”.

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