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‘Aneliti di Stelle’ al tempo dell’Era spaziale in mostra a Perugia

Written by on 21/12/2019

‘Aneliti di Stelle’ al tempo dell’Era spaziale in mostra a Perugia

21/12/2019

Una delle opere esposte nella mostra 'Aneliti di Stelle' illustrata nel corso dell'inaugurazione dal curatore Andrea Baffoni

PERUGIA- Aneliti di Stelle. Fontana, Dottori, Dorazio, Schifano e l’arte al tempo dell’Era spaziale, è il titolo della mostra in programma al Museo civico di Palazzo della Penna a Perugia che è stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 20 dicembre. Un percorso curato da Andrea Baffoni con la collaborazione degli Archivi Gerardo Dottori, con cui il Comune del capoluogo umbro celebra il cinquantenario dallo sbarco sulla Luna, analizzando un particolare aspetto delle ricerche artistiche contemporanee sviluppate proprio in quegli anni .

Aneliti di Stelle, visitabile fino al prossimo 2 febbraio, pone uno sguardo all’anniversario dello storico evento suggerendo al visitatore una continua tensione verso il cosmo, con una progressione che va dal Futurismo allo Spazialismo fino all’Astrattismo e alla Pop Art. Questo, attraverso opere di artisti quali Franco Bemporad, Aldo Bergolli, Alessandro Bruschetti, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Piero Dorazio, Gerardo Dottori, Gianni Dova, Lucio Fontana, Brajo Fuso, Cesare Peverelli, Enrico Prampolini, Emilio Scanavino, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano e Giulio Turcato.

L’esposizione, illustra il tema che nel corso degli anni Cinquanta ha accolto le suggestioni indotte dalla conquista del Cosmo portando alla rivoluzione dello Spazialismo di Lucio Fontana, quale frutto di ricerche iniziate tra anni Venti e Trenta con i futuristi Balla, Dottori e Prampolini, ispiratori e fautori dell’Aeropittura e di una visione artistica capace di superare il limite atmosferico. Dopo le opere cosmico-futuriste di Dottori e Prampolini, infatti, è l’opera di Fontana, simbolicamente, al centro della mostra, snodo di una ricerca artistica che trova in essa il punto di arrivo e di una nuova ripartenza, come già dimostrava l’artista argentino nel 1967 proprio in Umbria, partecipando alla storica mostra Lo Spazio dell’Immagine a Palazzo Trinci di Foligno. L’attenzione si sposta, quindi, sul piano dell’astrattismo, con i lavori di Piero Dorazio, Giuseppe Capogrossi e Giulio Turcato, una fase di passaggio in cui il tema dello spazio allude a concetti prevalentemente formali.

Il vero e proprio salto nello Spazialismo avviene con artisti come Peverelli, Bergolli, Dova, Crippa, Scanavino che permettono di verificare l’influenza delle soluzioni di Fontana e mostrare la varietà di espedienti formali e concettuali proposti. Particolarmente interessante, infine, è il confronto tra Franco Bemporad e Brajo Fuso, dei quali si presentano opere inedite dove la predisposizione al lavoro con materiali eterogenei si accosta a soluzioni immaginifiche in cui il richiamo alle dinamiche cosmiche appare preponderante, come pure il diretto riferimento alla suggestione della Luna.

La mostra Aneliti di Stelle, si conclude con l’esposizione di un antico Astrolabio arabo (risalente al periodo intorno al1400), gentilmente prestato da APS StarLight, un planetario tra le dita, e suggestioni audiovisive e immersive (a cura di Munus Arts&Culture).

 


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