Albano Agabiti, imprenditore agricolo di Amelia, è stato confermato alla guida di Coldiretti Umbria per i prossimi cinque anni. Questo l’esito dell’elezione, tenutasi mercoledì 28 giugno a Spello nel corso dell’Assemblea regionale dell’Organizzazione presso Umbraflor, Azienda Vivaistica Regionale.

Un appuntamento importante, per fare il punto sulla situazione dell’agroalimentare umbro e per presentare le nuove strategie e il progetto economico – sindacale di Coldiretti che mira a tutelare i redditi delle aziende agricole. Dopo i lavori assembleari,  l’incontro aperto ad Istituzioni e mondo economico dal titolo Le nostre priorità per l’Umbria. L’Agenda della nuova classe dirigente.

Di un’agricoltura centrale per l’intera società, ha parlato nel suo intervento il riconfermato presidente regionale. Nell’ordine, ha elencato quelle che saranno le priorità che verranno affrontate nel prossimo quinquennio:  la semplificazione, per agevolare il lavoro delle imprese, rendendo più semplici e fruibili le norme e le procedure amministrative; il potenziamento e sviluppo delle filiere locali, come quella bovina e avicola da rilanciare; la proliferazione dei cinghiali che richiede ancora tanti sforzi per il loro contenimento.

Albano Agabiti, insieme ai presidenti di Coldiretti Perugia e di Coldiretti Terni Anna Chiacchierini e Dominga Cotarella e al Delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Francesco Pannella, ha toccato anche altre priorità, dal potenziamento delle infrastrutture e della logistica, all’agricoltura sociale che necessita dell’apposito regolamento attuativo per iniziare al più presto le attività.

Serve inoltre, hanno ribadito,  consolidare i rapporti con gli Enti locali per quanto riguarda la difesa del made in Italy agroalimentare e la valorizzazione delle eccellenze locali, così come per trovare soluzioni omogenee sulle varie questioni amministrative che impattano sul tessuto produttivo.

Infine, un’attenzione particolare va posta pure sul lavoro di internazionalizzazione e promozione, che deve puntare con decisione su formazione e progettazione.

“Ogni azione che metteremo in atto in questi cinque anni -ha concluso Agabiti- sarà orientata al riconoscimento della giusta dignità economica al lavoro delle nostre imprese”.