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Agriturismi, in Umbria prenotazioni cancellate per il Capodanno e l’Epifania

Written by on 30/12/2021

Agriturismi, in Umbria prenotazioni cancellate per il Capodanno e l’Epifania

Secondo la Cia Umbria dal 50 al 70% di disdette negli ultimi giorni per la crescita dei contagi

30/12/2021

agriturismi

Un'azienda agrituristica

Prenotazioni cancellate per il Capodanno e l’Epifania negli agriturismi dell’Umbria: la nuova ondata di Covid ha fatto ripiombare gli operatori del turismo in crisi, con disdette che vanno dal cinquanta al settanta per cento in base alle diverse zone del territorio regionale. È questa la situazione che Cia Umbria ha riscontrato dopo un’indagine conoscitiva con i propri associati. Dopo un periodo di forte ripresa nella stagione estiva, gli imprenditori del settore agrituristico sono tornati a vivere una fase di totale incertezza dovuta soprattutto all’aumento vertiginoso dei contagi con la variante Omicron, ma anche a causa della paura stessa di essere contagiati e, ancor di più, per effetto dell’incertezza nel non sapere ancora bene, cosa accade qualora si venga a contatto una persona positiva al virus.

Le lunghe file per i tamponi, la confusione sui giorni di quarantena, sulle differenze in vigore tra vaccinati e non vaccinati, sulle segnalazioni da avviare in caso di positività alle aziende sanitarie e non solo, hanno intimorito i vacanzieri che alla fine sono rimasti a casa.

Secondo la sezione umbra della Confederazione italiana agricoltori, si riscontrano però anche lati positivi in queste festività. Si registra, infatti, un vero e proprio boom dei regali di Natale enogastronomici che hanno visto i nostri agriturismi protagonisti assoluti nella realizzazione e confezione di pacchi e cesti golosi da regalare ad amici e parenti e da consumare insieme in famiglia. Inoltre, tra chi ha prenotato le vacanze di Natale la scelta degli agriturismi è risultata quella più sicura in periodo di pandemia, proprio in virtù dei luoghi in cui le strutture agrituristiche sono ubicate: grandi aree immerse nel verde e spesso lontane dal traffico dei centri urbani.

Una fase di stallo per gli agriturismi in Umbria

“Ciò nonostante -afferma il presidente Cia Umbria Matteo Bartolini- oggi i nostri imprenditori agrituristici rivivono una nuova fase di stallo che non permette di programmare investimenti per la prossima stagione primaverile ed estiva, dal momento che nessuno sa con certezza se ci saranno nuove varianti che colpiranno l’Italia e che tipo di soluzioni adatteranno i governatori nazionali e regionali. Per questo, chiediamo nuovi ristori e sostegni economici per i titolari di strutture turistico-ricettive in modo da ammortizzare le spese sostenute per mandare avanti gli agriturismi, sia a livello di manutenzione ordinaria che come gestione delle fattorie annesse, con tutte le necessità quotidiane per la cura e il benessere degli animali, così da poter affrontare le nuove perdite registrate”.

Un Capodanno in casa all’insegna delle tradizioni gastronomiche

Oltre due italiani su tre si preparano quindi a festeggiare il Capodanno tra le mura domestiche, con pochi amici e parenti, per una spesa alimentare stimata di quasi due miliardi di euro complessivi, in linea con l’anno scorso, tra cenone del 31 dicembre e pranzo del primo gennaio. Mentre solo il quindici per cento degli italiani sceglierà ristoranti per celebrare l’arrivo del 2022. Per il Capodanno all’insegna della tradizione gastronomica umbra, resta l’opportunità della consegna a domicilio di prodotti agricoli freschi, conserve e piatti pronti, che Cia sostiene e garantisce insieme al suo network di produttori con l’Agridelivery, sul portale dalcampoallatavola.it.

 


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