LUGNANO IN TEVERINA- Ilaria Rossetti ha vinto il Premio Letterario Città di Lugnano 2020. Con il suo Le cose da salvare la scrittrice si è aggiudicata la sesta edizione del Concorso dopo la scelta fatta dalla giuria di esperti e di quella popolare. Il romanzo più votato e prescelto dalla giuria popolare, composta da lettori di Lugnano e dell’amerino, è stato Nel mare c’è la sete di Erica Mou, mentre il racconto scelto è stato In nome di una nuova sorte di Giorgio Del Puente. Per la sezione inediti, invece, dedicata quest’anno al tema del Gioco, ha vinto il toscano Marco Bindi con All-In.

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, la premiazione, aperta dall’intervento del sindaco e del vicesindaco di Lugnano in Teverina, Gianluca Filiberti e Alessandro Dimiziani e condotta da Elisabetta Putini, curatrice del Premio, è avvenuta nel pomeriggio di domenica 5 luglio sulla piattaforma Zoom e in diretta Facebook.

Ilaria Rossetti, lodigiana, classe 1987, ha già una breve ma significativa carriera alle spalle, iniziata nel 2007 con la vittoria al Premio Campiello Giovani e poi la pubblicazione di due libri. Prima del Premio letterario Lugnano, il romanzo aveva già vinto il Neri Pozza facendo acquisire alla scrittrice la possibilità della pubblicazione.

Le cose da salvare, è un romanzo che descrive il crollo reale di un grande ponte in una città di mare (l’allusione è a Genova, anche se mai nominata) e ci sono le sue macerie che lasciano lutti e ferite nell’anima di chi lo ha vissuto. Macerie che diventano metaforiche, con un valore esistenziale, per tutti i cedimenti, i fallimenti, le separazioni e le perdite che contrassegnano la vita di ognuno e il mondo d’oggi. Il romanzo, narra l’incontro tra una giovane giornalista e un anziano professore che si rifiuta di andarsene dal suo appartamento sotto lo spezzone rotto del ponte, nella scelta impossibile delle cose da salvare, materiali e immateriali, oggetti e sentimenti di una vita intera. Il tutto, espresso con una scrittura ricca, intensa, con sprazzi poetici tra riflessioni e concretezza.