Il desiderio dei perugini
“Non nascondo l’emozione per il restauro di uno dei beni di maggiore rilevanza della città sempre presente nei racconti dei perugini e dei turisti di tutto il mondo e che sta ad indicare le ambizioni che Perugia aveva nel 1254 visto che stava diventando sempre più importante in Italia e con questa opera rendeva l’acqua un bene pubblico a tutti accessibile” ha affermato il sindaco per poi aggiungere: “Il desiderio dei perugini quindi si incrocia un’altra volta con la generosità di una famiglia. Nessuno come l’azienda Cucinelli è stata vicino a Perugia in questi anni e il vostro nome rimarrà sempre legato alla città”. Famiglia Cucinelli che nel portare avanti questi progetti “oscilla tra due sentimenti, quellI del piacere e dell’onore”, come ha sottolineato Stefanelli. “A renderci orgogliosi – ha proseguito – è quando il patrimonio artistico ritorna alla sua bellezza originaria. Questo restauro in particolare dell’acquedotto, uno dei simboli anche estetici della città, sarà portato avanti dalla nostra società e con tutto l’indotto artigianale e manifatturiero umbro”.