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L’Umbria che aiuta l’Ucraina: profughi accolti a Spoleto e Cascia

Written by on 12/03/2022

L’Umbria che aiuta l’Ucraina: profughi accolti a Spoleto e Cascia

Enti locali, Caritas e istituti religiosi alleati insieme per l'emergenza. La Fondazione Caripg aderisce all'iniziativa dell'Acri

12/03/2022

Alcuni dei profughi ucraini accolti a Spoleto da Comune e Caritas

“Siete i benvenuti a Spoleto. La nostra comunità sta facendo tutto il necessario per non farvi mancare nulla”. Con queste parole il sindaco Andrea Sisti ha salutato i 30 cittadini ucraini arrivati in città nei giorni scorsi e ospitati in abitazioni messe a disposizione dagli spoletini che hanno risposto subito all’appello lanciato dalla Rete solidale, con Comune e Caritas in testa.

Si tratta di uno degli incontri che il sindaco e il direttore della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, don Edoardo Rossi, hanno organizzato per dare ufficialmente il benvenuto ai nuclei familiari arrivati a Spoleto dopo essere fuggiti dalla guerra.

In gran parte minori dai 3 ai 16 anni

Trenta persone, di cui circa la metà minorenni fra i 3 e i 16 anni, provenienti da Kiev, Leopoli, Vinnicya, che hanno affrontato un lunghissimo viaggio per arrivare in città, lasciando in Ucraina in alcuni casi i genitori, in altri il marito e il padre. Dei sette nuclei familiari solo uno è composto da padre, madre e figli. Negli altri gli uomini non ci sono, solo bambini con mamme e nonne. Si sta già lavorando – riferisce il Comune – per garantire quanto prima l’ingresso a scuola dei minori, anche attraverso l’impiego di mediatori culturali per la comprensione della lingua.

“C’è una gara di solidarietà che riempie il cuore – ha spiegato il sindaco Sisti – Stiamo affrontando questa emergenza a livello di comunità, tutti stanno contribuendo come possono e questa è la risposta migliore che possiamo dare alla brutalità e all’insensatezza della guerra. Spoleto è una città generosa, pronta a tendere una mano a chi ha bisogno di aiuto: è un orgoglio esserne il primo cittadino”.

Per segnalare la disponibilità di un’abitazione è possibile contattare la Caritas diocesana al numero 3281615213, mentre il Centro di raccolta della Caritas presso la ex chiesa parrocchiale di San Nicolò (via Ambrosoli) è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Profughi accolti anche dalle monache di Cascia

Dieci profughi ucraini, tra cui sei bambini, sono arrivati anche a Cascia, accolti dalle monache di Santa Rita in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Caritas della diocesi Spoleto-Norcia.

“Sono vittime in fuga dall’orrore della guerra, che gli ha portato via tutto e hanno bisogno di ritrovare serenità e speranza e con questa consapevolezza abbiamo aperto le porte del nostro monastero, decise a dar loro una casa sicura dalla quale ripartire”, ha detto la madre priora, suor Maria Rosa Bernardinis. 

“Essere al loro fianco per la rinascita è un dono e una responsabilità: per entrambi ringraziamo il Signore e chiediamo a lui di darci la forza per lasciare nei loro cuori il seme dell’amore e della pace che Santa Rita ci chiama a diffondere”, ha aggiunto la religiosa.

Si mobilita con Acri anche la Fondazione Caripg

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia partecipa all’iniziativa decisa dal Consiglio di Acri, l’associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio italiane, che ha destinato un contributo straordinario di 2 milioni di euro per il sostegno umanitario alla popolazione ucraina.

Le risorse, a valere sul Fondo nazionale iniziative comuni, costituito per rispondere alle emergenze, andranno a sostenere l’attività di alcune Ong che si sono già mobilitate per i profughi.

“Non avremmo mai pensato di vedere nuovamente la guerra nel cuore dell’Europa”, ha detto Francesco Profumo, presidente Acri, ribadendo il “profondo sdegno per la brutale aggressione russa, e con l’auspicio che si riprenda prestissimo la strada del dialogo e del confronto civile.

“Stiamo assistendo a uno scenario drammatico – ha quindi sottolineato la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – che suscita in tutti noi dolore e partecipazione. Il contributo di Acri, e quindi delle Fondazioni di origine bancaria, a sostegno delle tante persone costrette ad abbandonare le proprie case, soprattutto donne e bambini, è un segnale della nostra vicinanza, in linea con i valori di pace e di solidarietà che da sempre ispirano la nostra attività”.


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