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Scuola, esami di maturità: oltre 7mila gli studenti umbri alle prese con la prima prova

Written by on 20/06/2018

Scuola, esami di maturità: oltre 7mila gli studenti umbri alle prese con la prima prova

20/06/2018

Maturità, prima prova italiano

Maturità, prima prova italiano

PERUGIA e TERNI – Studenti tesi, mercoledì mattina, alle prese con la prima prova degli esami di maturità. Sono oltre sette mila in Umbria i giovani che sosterranno l’esame di stato: 5.441 nella provincia di Perugia e 1.777 nella provincia di Terni. La prova è iniziata alle 8.30 e durerà sei ore. Gli studenti dovranno scrivere un testo scegliendo tra quattro categorie di tracce: analisi del testo (con il brano tratto da ‘Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani), saggio breve – a scelta tra il saggio artistico letterario ‘La solitudine nell’arte e nelle letteratura (poesia di Alda Merini), saggio socio economico ‘La creatività’, saggio storico-politico ‘Masse e propagnada’, saggio tecnico-scientifico ‘Dibattito bioetico sulla clonazione’ -, tema storico (De Gasperi ed Aldo Moro) e il tema di attualità ‘Il principio dell’uguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione’.

Esami in Valnerina  Sono una 50ina gli studenti di Norcia e 30 quelli di Cascia che affronteranno la prima prova. Per Rosella Tonti, dirigente scolastica degli istituti omnicomprensivi delle due città colpite dal sisma, i ragazzi e le ragazze arrivano sicuramente ben preparati e con la giusta tranquillità. “Quest’anno – ha aggiunto parlando la dirigente – si ritorna alla normalità rispetto a un anno fa e quindi con presidenti e commissioni esterne. Sono sicura che i nostri studenti faranno molto bene”. Per quanto concerne la ricostruzione delle scuole la dirigente ha sottolineato che “il progetto di creare un nuovo polo scolastico è di fondamentale importanza, sia per la didattica quotidiana, sia soprattutto fare di Norcia una città capace di attrarre studenti, arginando così il pericolo dello spopolamento”.

L’appello Tonti ha anche lanciato un appello al neo ministro della pubblica istruzione Marco Bussetti. “Al di là delle questioni legate al terremoto – ha detto -, occorre rivedere, per le aree interne come le nostre, la legge in merito al numero minimo utile per formare una classe nelle scuole superiori di secondo grado. Attualmente servono 27 alunni, il numero va abbassato a 15, massimo 20, altrimenti località come Norcia o Cascia subiranno uno spopolamento sicuro”. Nei due centri della Valnerina i giovani possono scegliere
tra l’ istruzione del liceo classico, scientifico, geometri, professionale e l’ indirizzo turistico. Ma “garantire ogni anno tutte le classi, con la normativa in vigore – ha spiegato la dirigente scolastica – non è affatto semplice e se un ragazzo che esce dalle medie si dirige verso altri centri perché qui non riusciamo a garantirgli una continuità scolastica, vuol dire che quello studente lo avremo perso per sempre e con lui, forse, anche la sua famiglia e questo non ce lo possiamo permettere”.


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