PERUGIA – Doppiamente fragili, per età e per genere. Le donne over 65 in Italia sono oltre 7 milioni. In Umbria oltre il 25% della popolazione sono anziani, di cui le donne sono la maggioranza. Ad oggi non esistono statistiche nazionali sua violenza contro le donne over 65, sono però possibili delle stime secondo cui un anziano su tre è vittima si abusi e, di questi 4 milioni, ben 2,5 sono donne. Tra le forme di abuso quella dell’abbandono e dell’incuria rappresentano quelle più frequenti e si identifica nella privazione di beni alimentari, vestiario, medicine o altre utenze necessarie a soddisfare i bisogni fondamentali delle persone anziane.

Doppiamente Fragili Da queste premesse nasce il progetto ‘Doppiamente fragili’, finanziato dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, che vuole dare un supporto alle donne anziane, over 65enni, promosso da Auser Umbria, in collaborazione con la Regione dell’Umbria e da FORMA.Azione srl. Il progetto sarà un aiuto concreto per le donne, come spiegato ai microfoni di Umbria Radio da Tiziana Ciabucchi presidente di Auser Umbria

Ambiti di intervento Saranno tre gli ambiti di intervento del progetto: “A che punto siamo”; fotografare la situazione della violenza sulle donne anziane, creando una banca dati per inquadrare il fenomeno. “Telefono Argento”; nelle sedi Auser, al quale le donne potranno rivolgersi per chiedere l’attivazione del servizio del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria ed infine l’organizzazione di seminari formativi per sensibilizzare la cittadinanza, i media e gli operatori socio sanitari al problema. Una vera e propria rete che crei un servizio di qualità e di sinergia tra i vari enti (pubblici e privati) che aderiscono al progetto. Tiziana Ciabucchi.

Regione Umbria L’Umbria è una delle regioni con il più alto indice di vecchiaia in Italia e il tema della doppia fragilità, per età e per genere, è una vera e propria emergenza su cui lavora la Regione. Da qui, la volontà di aderire al progetto che, insieme ad altre iniziative simili, servirà a dare risposte concrete ai fenomeni di violenza ma che porterà anche risorse umane e culturali importanti per l’Umbria, come spiegato ai microfoni di Umbria Radio dalla consigliera regionale Carla Casciari.

A.M.