
Con ‘Da Vivaldi ai Beatles’,Perugia si sveglia con la grande Musica
Written by Enrico Tribbioli on 25/08/2018
Con ‘Da Vivaldi ai Beatles’,Perugia si sveglia con la grande Musica
25/08/2018

Il chitarrista Claudio Piastra protagonista assieme agli archi di UmbriaEnsamble di 'Da Vivaldi ai Beatles'
PERUGIA- Un viaggio guidato dalle corde pizzicate, vibrate, percosse, tese e modulate della Chitarra assieme ad un Quartetto d’archi : è quanto sarà proposto in Da Vivaldi ai Beatles questa domenica 26 agosto, nel secondo appuntamento con la terza edizione de I Concerti dell’Alba. La rassegna promossa da UmbriaEnsemble con il patrocinio del Comune di Perugia, inserita tra le iniziative del cartellone di eventi estivi Destate la Notte, prosegue, quindi, presentando armonie insolite ed affascinanti, dove i timbri si intrecciano, sovrappongono e rincorrono disegnando piani emotivi sempre nuovi.
Un percorso attraverso la musica barocca, le atmosfere esotiche del Fandango, passando per le contaminazioni con il folklore della Spagna fino ai giorni nostri con ad alcune delle canzoni tra le più conosciute ed amate di questi ultimi cinquant’anni.
La cornice dei Giardini Carducci nel cuore dell’acropoli cittadina, è pronta ad ospitare a partire dalle 6.30 per salutare l’alba dell’ultimo fine settimana di agosto, la chitarra di Claudio Piastra affiancata dagli archi di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi al violino, Luca Ranieri alla viola, Maria Cecilia Berioli al violoncello), e le percussioni di Mauro Presazzi, con un repertorio che è un vero e proprio viaggio nella storia della Musica.
Da Vivaldi ai Beatles, come dice lo stesso titolo del concerto, prenderà avvio con il gioioso Concerto in Re Maggiore RV93 di Antonio Vivaldi; un lavoro originariamente composto per il mandolino, che per felice intuizione dello stesso autore e grazie alla maestria dei liutai napoletani di portare la Chitarra alle attuali sei corde, contribuì alla diffusione dello strumento, fino a rappresentare un carattere identitario della cultura latina, in particolare di quella spagnola e sudamericana.
E proprio in Spagna e Sudamerica il viaggio proseguirà con Luigi Boccherini; del grande violoncellista e fecondo musicista che portò la maestria tecnica e lo stile compositivo italiano alla corte dei Borboni, verrà eseguito il Quintetto G448, meglio noto come Fandango per l’ultimo movimento vivacemente caratterizzato proprio dalla danza spagnola e dal timbro delle nacchere. Una contaminazione, quella con la musica popolare, che continuò ancora nell’Ottocento e nel Novecento nella musica di Hector Villa-Lobos, compositore, chitarrista e violoncellista brasiliano ma cittadino del Mondo.
Come sono stati, senz’altro, i Beatles, il complesso musicale degli anni ’60 del secolo scorso le cui canzoni hanno raggiunto le culture più diverse, incontrando ovunque un successo straordinario. Alcuni dei loro titoli più famosi, sono stati arrangiati per Chitarra ed Archi dal cubano Leo Brouwer, riuscendo ad armonizzare perfettamente la tradizione classica del contrappunto, l’ispirazione british delle songs ed il temperamento latino.