
Vertenza Indelfab, videoconferenza tra Mise ed organizzazioni sindacali
Written by enricotribbioli on 15/07/2021
Vertenza Indelfab, videoconferenza tra Mise ed organizzazioni sindacali
Si lavora per la tenuta sociale e per il futuro dei territori
15/07/2021

Lo stabilimento di Fabriano della Indelfab (ex JP Industries)
Si è svolto mercoledì 14 luglio l’incontro in video conferenza tra il Ministero del Lavoro e lo Sviluppo economico, le organizzazioni sindacali (FIM FIOM UILM) di Ancona e Perugia e la curatela, convocato nell’ambito della vertenza Indelfab in fallimento (ex Jp Industries).
I nuovi provvedimenti normativi mettono a disposizione nuovi strumenti per scongiurare i licenziamenti per i dipendenti dell’azienda che aveva a suo tempo rilevato i comparti del bianco della fabbrica di elettrodomestici della ex Merloni, attraverso l’utilizzo di ulteriori sei mesi di Cassa Integrazione, che comunque non devono gravare sul fallimento a livello di costi e prevedono la salvaguardia dei livelli occupazionali. Le organizzazioni sindacali, hanno ribadito con forza la necessità di usufruire degli ammortizzatori conservativi per la tenuta sociale nei territori e per accompagnare progetti di reindustrializzazione, anche a sostegno di eventuali interessamenti da parte di terzi, in una fase come questa in cui le Regioni Marche ed Umbria ed il Governo stanno mettendo a disposizione una serie di fondi per il rilancio del Paese e dei singoli territori.
Se non interverranno novità sostanziali, da metà novembre prossimo, considerati tutti i tempi previsti delle attuali normative, sarà una nuova ecatombe occupazionale per l’Indelfab. Nel dettaglio, duecentonovantaquattro a Fabriano (tre quadri, ventisette impiegati, duecentosessantaquattro operai di cui novanta lavoratori nello stabilimento del Maragone, e duecentoquattro in quello di Santa Maria) e duecentosettantadue a Gaifana di Nocera Umbra (undici impiegati e duecentosessantuno operai).
Intanto, nei prossimi giorni, si svolgeranno le assemblee con le lavoratrici ed i lavoratori per confrontarsi sulle necessità espresse dai curatori e condividere il percorso che possa mantenere i livelli occupazionali per un periodo maggiore, in cui si proverà con tutti i mezzi a costruire un vero progetto industriale. Il Ministero del Lavoro e lo Sviluppo economico, fanno sapere le organizzazioni sindacali in una nota, ha convocato nuovamente le parti per espletare in maniera definitiva l’esame congiunto il giorno 11 agosto, e questo ha permesso di scongiurare la prima ondata di licenziamenti.