Mencaroni “L’artigianato umbro – afferma Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, in una noa dell’ente – sta vivendo una profonda fase di trasformazione, densa di difficoltà, per certi versi epocali: le imprese artigiane dimuiscono, la classe imprenditoriale invecchia e i giovani si allontanano dai mestieri. Dobbiamo invertire questa tendenza”.
Il quadro Nell’ultimo decennio l’artigianato umbro ha perso in valori assoluti, 518 imprese guidate da imprenditori under 30 (- 56%), 3.690 imprese di imprenditori da 30 a 49 anni (- 38%). Al contrario, si allargano le fasce di età più mature: 1.329 imprese in più (+21,6%) nella fascia di età 50-69 e 184 imprese in più (+ 31,3%) tra la fascia degli over 70. Il Covid, ovviamente, ha appesantito la situazione. Nel 2020 si stima una riduzione del fatturato per il 70% delle imprese artigiane, contro il 63% delle altre imprese. E anche sul futuro gli artigiani sono molto cauti. Solo il 54% prevede di recuperare i livelli produttivi pre-Covid entro il prossimo anno, una quota che scende addirittura al 46% per quelle realtà artigianali alle prese con problemi di passaggio generazionale.
Staffetta A rischio la “staffetta generazionale”: meno di 1 giovane artigiano under 30 per ogni titolare over70. Su base provinciale l’artigianato umbro al 31 marzo 2021 conta in provincia di Perugia su 15.632 imprese, di cui 11.321 individuali. La variazione negativa nel decennio 11-21 è del 16,1%, in valori assoluti 3.008 imprese perse. In provincia di Terni lo stock di imprese artigiane è al 31 marzo 2021 è di 4.593 unità, di cui 3.331 imprese individuali. Il calo nell’ultimo decennio è pari a 707 unità, – 13,3%.