PERUGIA- Umbria Jazz, arriva alla metà del suo percorso e dopo il pop elettronico dei Massive Attack e il duo dominatore delle classifiche internazionali The Chainsmokers, è pronta ad ospitare sul palco dell’Arena Santa Giuliana un appuntamento tutto dedicato alla vocalità. Nella sesta serata, a partire dalle ore 21, a darsi il cambio saranno la cantante di origine africana Somi e uno degli artisti internazionali tra i più originali della nuova generazione come Benjamin Clementine.

Nata nell’Illinois da genitori originari di Uganda e Rwanda, vissuta tra New York, Lagos e lo Zambia, Somi è stata definita dalla critica la nuova Miriam Makeba; non a caso, dal momento che sta lavorando alla realizzazione di un opera dedicata alla grande cantante e attivista sudafricana. Come anche è stata accostata ad altre voci del calibro di Diana Reeves, Nina Simone e Dee Dee Bridgewater, anche se per il suo stile assolutamente personale si può parlare di New African Jazz. Ad Umbria Jazz Somi presenterà il suo ultimo lavoro discografico Petite Afrique, il cui tema è l’esperienza dell’immigrazione negli Stati Uniti,  vincitore quest’anno del NAACP Image Award come Outstanding Jazz Album. Un occasione, in cui il pubblico potrà apprezzare l’intensità espressiva di una vocalità duttile, influenzata sia dalla cultura africana come da quella americana. Un’artista impegnata sul fronte dei diritti civili, fondatrice di New Africa Live, organizzazione dedicata ai migliori artisti africani contemporanei attivi nei campi della performance, arti visuali, letteratura. Motivo per cui è stata invitata a esibirsi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle vittime della schiavitù, e poi alla Carnegie Hall per la celebrazione del ventesimo anniversario della democrazia del Sud Africa.

Protagonista della seconda parte del concerto, sarà, invece, Benjamin Clementine cantante dalla voce tenorile di grande espressività, pianista e polistrumentista, songwriter e poeta. Un artista, che con due soli album in studio ed una serie di singoli si è ritagliato un posto importante nella attuale musica d’autore.

Nato nel sud di Londra da una famiglia originaria del Ghana, si trasferisce da solo a Parigi dove comincia a esibirsi come artista di strada, e a suonare anche in bar e club. Nello stesso tempo approfondisce la conoscenza dei grandi cantautori, ma anche dei compositori classici francesi, da Leo Ferrè a Jacques Brel, da Erik Satie a Claude Debussy. At Least for Now, è il titolo del primo disco pubblicato nel 2015 che ottiene un clamoroso ed imprevedibile successo grazie al quale si aggiudica il prestigioso Mercury Prize. Un esibizione, la sua ad Umbria Jazz 2018 che non mancherà di sorprendere il pubblico dell’Arena Santa Giuliana.