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Il turismo in Umbria: cultura e spritualità binomio vincente

Written by on 11/05/2018

Il turismo in Umbria: cultura e spritualità binomio vincente

11/05/2018

Turisti ad Assisi

FOLIGNO – “L’Umbria punta su paesaggio, eventi culturali e percorsi spirituali per affermarsi nel panorama turistico nazionale e internazionale”, questo è quanto ha dichiarato questa mattina l’ assessore regionale e vice presidente della Regione Fabio Paparelli, aprendo a Foligno gli ‘Stati generali del turismo dell’Umbria’. “Intanto – ha sottolineato – i primi tre mesi dell’ anno hanno fatto registrare un +30% di arrivi e +10% di presenze”.

Masterplan Tema degli stati generali il primo masterplan triennale che la Regione intende adottare. “Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore – è di avviare un percorso verso una piena attuazione del testo unico regionale sul turismo e non possiamo più farlo con una programmazione annuale, ma serve, appunto, un masterplan triennale e l’adozione di nuovi strumenti che le tecnologie ci mettono a disposizione”.

I dati Paparelli si è soffermato sui dati “confortanti che arrivano dalle analisi dei flussi nei primi tre mesi del 2018. “Questo – ha aggiunto l’ assessore – ci dà fiducia”. “E ci fa dire – ha proseguito Paparelli – che siano riusciti a recuperare quello che avevamo perso a causa egli eventi calamitosi. I problemi restano, per mancanza di posti letto, per la Valnerina terremotata”.

Impegno Paparelli ha inoltre confermato l’impegno della Regione nell’ attività di promozione del territorio con due spot annuali per richiamare turisti a scoprire le città. “A tutti coloro che sceglieranno l’Umbria per trascorrere giorni di vacanza – ha sottolineato l’assessore – vogliamo regalare un’ esperienza unica e indimenticabile”.

Settore strategico  Dal canto suo la presidente Catiuscia Marini ha sottolineato come “il turismo è un settore nel quale investire in maniera strategica, concentrandoci sul potenziamento dei numeri e della promozione anche in ambito internazionale dove sappiamo di avere appeal come Umbria nel suo insieme”. “Il turismo, grazie anche all’offerta messa in campo dagli operatori e al lavoro di promozione che facciamo – ha sostenuto Marini -, ci permette di essere una regione che ha valore aggiunto da questo settore, in termini di Pil e di occupati. Questo nonostante non possiamo beneficiare di un turismo balneare o legato ai servizi della montagna”.

Integrazione Marini ha poi evidenziato l’importanza del “lavoro integrato che va fatto tra il settore turistico e altri come quello dell” agroalimentare o degli eventi e manifestazioni culturali”, ma soprattutto con “il piano delle opere infrastrutturali viarie”.

Strada Francesco Citando in tal senso la ‘Strada di Francesco’ come è stata ribattezzata di recente da Anas la Perugia-Ancona. Marini ha inoltre ricordato la collaborazione con Ferrovie dello Stato. “Dopo l’introduzione del Frecciarossa a Perugia – ha detto -, stiamo lavorando per portare le Frecce a Terni e Spoleto“. Sempre legato al tema mobilità, ritenuto “fondamentale” per imporre la regione nei circuiti internazionali del turismo, la presidente ha evidenziato come “l’impegno economico messo in campo per l’aeroporto regionale è finalizzato esclusivamente a implementare servizi e nuove rotte e non a colmare debiti della società di gestione come avviene in altre parti d’Italia”.

Sisma L’assessore Paparelli nel suo intervento ha anche sottolineato come “in Umbria il turismo ha riassorbito i colpi” subiti a causa degli effetti del terremoto del 2016″. Sottolineando, ha detto Paparelli, che questo è avvenuto “anche grazie all’imponente azione di comunicazione e promozione”. “Gli ultimi dati – ha spiegato l’assessore -, ci dicono che abbiamo recuperato l’intero gap, con un +33% di arrivi rispetto al 2017 e +10% nelle presenze, rispetto ai primi tre mesi del 2017. Un +9% di arrivi e un +10% di presenze rispetto al 2015. Il solo segno meno è ancora presente rispetto al 2016, che fu l’anno boom del turismo umbro con oltre 800 mila presenze, ma il -10% dei primi tre mesi è falsato dal fatto che la pasqua nel 2016 capitò a marzo, negli anni a seguire ad aprile”.


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