Incremento “Per un lungo periodo gli effetti del terremoto hanno condizionato l’Umbria, ma ormai da settembre scorso stiamo registriamo un incremento importante – ha detto l’assessore. Il 2017 per il turismo è stato l’anno di assestamento, il 2018 sarà quello della rinascita. Con soddisfazione accogliamo il dato complessivo registrato nei mesi di gennaio e febbraio 2018 con 176.736 arrivi e 403.854 presenze, evidenziando anche un tasso di occupazione medio delle camere maggiore rispetto al passato. Al netto del cratere, le tre maggiori performance vengono realizzate dall’Eugubino, dall’Assisano e dall’Orvietano, con percentuali di crescita rispetto al 2017 che vanno dal 35% al 46% in più”.
I dati In particolare nel mese di gennaio in Umbria si sono complessivamente registrati 90.774 arrivi e 221.594 presenze, con un picco di incremento pari al +35% negli arrivi e +8 % nelle presenze rispetto allo stesso mese del 2017. A febbraio i numeri parlano di un +19% con 858.962 arrivi e – 3% con 182.260 presenze. “Nei primi mesi dell’anno si evidenzia anche un incremento dei flussi stranieri – continua il vice presidente regionale – in particolare i dati evidenziano un incremento di turisti provenienti dalla Cina, con un +43% negli arrivi e +29% nelle presenze, peraltro seguendo un trend positivo già da giugno 2017, e di quelli dagli USA, con un +17% negli arrivi e +40% di presenze”.
“Nei giorni scorsi – ha infine annunciato l’assessore -, per dare ulteriore spinta al settore e confermare l’Umbria come meta turistica, è partita la campagna di promozione in cui, oltre che con le grandi affissioni in città come Roma, Milano, Torino, Bologna, Verona, Londra e Francoforte, l’Umbria sarà protagonista sul web, sulle radio nazionali e sulla stampa specializzata. Da metà maggio partiremo con il secondo step della campagna di comunicazione per pubblicizzare gli eventi estivi e le occasioni di viaggio”.