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Trasporto pubblico locale: sindacati vogliono risposte

Written by on 23/05/2022

Trasporto pubblico locale: sindacati vogliono risposte

I rappresentanti dei lavoratori parlano di un taglio di 3,5 milioni di euro da parte della Regione

23/05/2022

Mezzi BusItalia

I rappresentanti dei lavoratori parlano di un taglio di 3,5 milioni di euro

I sindacati tornano a chiedere una risposta sui ‘tagli’ al trasporto pubblico locale alla Regione Umbria. “Una corsa verso un taglio di 3,5 milioni di euro strutturali (per sempre) quella che la Regione Umbria sta facendo, con in testa l’assessore regionale Melasecche, considerandola la panacea di tutti i mali in termini di bilancio”. Così scrivono in una nota le segreterie regionali di categoria di Cgil, Cisl Uil e Cisal, relativamente all’annuncio del taglio di 3,5 milioni di euro al totale attuale, circa 60 milioni, necessari al servizio tpl su gomma, annunciato ad aprile nel corso di un incontro a palazzo Donini tra i rappresentanti dei lavoratori e la presidente della Regione, Donatella Tesei e l’assessore ai trasporti, Enrico Melasecche.

Rimodulazioni o tagli?

Secondo quanto annunciato ad aprile, il taglio sarebbe partito nel periodo estivo, dal mese di giugno e, “a circa 15 giorni dall’applicazione”  denunciano i sindacati, non è stata ancora data “una risposta al sindacato che ha molte volte posto la domanda su quale servizio pubblico si intenda dare al cittadino, sul perché e sul come di queste ‘rimodulazioni'”. Secondo i rappresentanti dei lavoratori non si tratta di rimodulazioni ma di “tagli alle corse urbane ed extraurbane”. Non solo mancherebbero delle risposte, ma anche la “rassicurazione sulle ricadute occupazionali. Su quest’ultimo punto l’assessore regionale ha comunicato a mezzo stampa che non vi saranno problemi per l’occupazione in essere ma noi, memori di quanto già successo nel 2019, siamo molto preoccupati, visto che all’epoca a pagare il conto furono proprio gli utenti ed i lavoratori”. Di “glacialità istituzionale’’ parlano i sindacati e di “un distacco dalla realtà” che giudicano “profondamente sbagliati e che non aiutano a garantire al cittadino di poter andare scuola, al lavoro, che non preservano il diritto alla mobilità per le persone anziane, o per i turisti, cosa che oggi risulta essere più che mai necessaria”.

Impatto sull’economia e turismo

Una rimodulazione, o taglio, che secondo i sindacati entra a gamba tesa “proprio in un momento di ripartenza economica per la nostra regione, grazie ad un’impennata di turisti come non si vedeva da anni. Turisti che chiedono mezzi pubblici per gli spostamenti ed invece si troveranno anche loro a non avere un servizio pubblico adeguato. Umilmente stiamo cercando di sensibilizzare questa amministrazione regionale a rivedere questa politica di tagli e di scarse relazioni industriali, fatta di decisioni ed atteggiamenti che alimentano in noi, nei lavoratori e nei cittadini che rappresentiamo, una forte delusione”. Speranza e attesa, quindi, da parte dei sindacati per il prossimo incontro in programma con la Regione per giovedì 26 maggio.


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