GUBBIO (PG)- Con un programma tutto da vivere, dal 17 al 19 novembre torna Umbria In Voce, l’iniziativa organizzata dall’associazione Archè sotto la direzione artistica di Claudia Fofi con l’obiettivo di avvicinare le persone a un uso attivo e consapevole della voce.
Giunto alla terza edizione, Umbria in Voce conferma la sua presenza a Gubbio con un’offerta di corsi, laboratori, convegni e spettacoli legati all’uso della voce, in ambito artistico, lavorativo, e nell’educazione permanente di adulti e giovani.
“Un festival per tutti, un programma denso di appuntamenti -spiega il direttore artistico Claudia Fofi– che vuole contribuire a riavvicinare le persone al canto spontaneo. Tanti gli ospiti importanti attesi, e numerose le adesioni che abbiamo ricevuto da parte dei giovani ai laboratori. Partecipare a Umbria in Voce è facile. Si può scegliere di iscriversi a un solo laboratorio scegliendo tra le proposte quella più congeniale, di venire a un solo concerto o soltanto al reading, di cantare in una delle jam session aperte, di leggere le proprie poesie, di portare una chitarra o un altro strumento perchè sicuramente ci sarà modo e tempo di suonare, diventando parte integrante del popolo del festival”.
L’obiettivo di Umbria in Voce è, infatti, anche quello di diffondere buone pratiche vocali tra i bambini, nelle scuole, attraverso divulgazioni scientifiche e attivando partnership e collaborazioni. Gli eventi sono rivolti a un pubblico eterogeneo, non necessariamente di cantanti e addetti ai lavori, con l’idea di coinvolgere, includere, affiliare, far partecipare.
Umbria in Voce punta a diventare, unico nel suo genere e nel panorama delle offerte culturali della regione e non solo, riferimento per quanti vogliono conoscere e usare meglio lo strumento meraviglioso che è la nostra voce umana.
Gli insegnanti e gli artisti coinvolti in questa terza edizione, rappresentano alcune delle eccellenze in Umbria e in Italia in questo momento.
Tra i vari eventi, da segnalare il concerto dei Fratelli Mancuso, previsto per le 21.15 di sabato 18 novembre presso la Sala Refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio.  I due cantori siciliani, eredi di una tradizione musicale recuperata e riscritta, presenteranno il loro progetto più recente dal titolo Un canto essenziale, in cui si fondono canzoni, canti sacri a cappella, narrazioni, poesia. Un viaggio, che percorre i sentieri della loro terra d’origine in una commistione di lingue diverse, siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l’anima sospesa su un barcone, come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la morte.