CITTA’ DI CASTELLO (PG)- Si svolgerà dal 20 al 22 ottobre a Città di Castello  Altrocioccolato, la manifestazione organizzata dall’Associazione Umbria EquoSolidale grazie al supporto di Regione Umbria, Comune di Città di Castello, Gal Umbria e in collaborazione con Equo Garantito, Libero Mondo, CAES, Altreconomia, Terra Nuova e ad Altromercato. Giunta alla diciassettesima edizione, è stata presentata stamani alla Sala Partecipazioni di Palazzo Cesaroni a Perugia alla presenza di Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura, Cultura e Ambiente della Regione Umbria; Anna Ascani, Dirigente del Servizio Affari Europei e Relazioni Internazionali della Regione Umbria; Riccardo Carletti, Assessore allo Sviluppo Economico al Commercio e al Turismo del Comune di Città di Castello; Elide Ceccarelli, Presidente Associazione Umbria Equosolidale; Agostino Cefalo, Coordinatore di Altrocioccolato.
Altrocioccolato, come è stato ribadito nel corso dell’incontro, è una grande festa che partendo dalla passione per il mondo del Cioccolato, vuole sensibilizzare sulle ampie tematiche della sostenibilità del Pianeta, a partire dal tema del Rispetto della dignità umana, e aprire una finestra sul mondo per far conoscere le esperienze dell’Economia Solidale italiana.
“Una manifestazione, che non è un evento fine a se stesso -ha ricordato la Presidente di Umbria Equosolidale Ceccarelli– da oltre 15 anni, partendo dalla passione per il mondo del Cacao, abbraccia le più ampie tematiche della sostenibilità  e della salvaguardia del cibo e della Terra. Altrocioccolato,  ha, infatti, l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle possibili alternative ai normali stili di vita e di consumo. Il cioccolato che troverete esposto a Città di Castello sarà legato con un filo sottile alla propria origine, ai paesi produttori, in un rapporto di reciproco rispetto. Oggi il 70% del cacao è prodotto in Africa e in particolare in Costa d’Avorio, che da solo produce un terzo della produzione mondiale; un paese, in cui il 42% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, ed è dilaniato da una guerra che ha proprio la produzione di cacao come oggetto di contesa. La cioccolata nelle sue infinite forme, è consumata per l’83% in Europa e nelle Americhe, e solo per il 3% in Africa. Mentre le sei multinazionali del cioccolato controllano l’80% del commercio mondiale”.
“Altrocioccolato, è un’importante occasione per informare i consumatori, fin dai più piccoli, sugli effetti ambientali e sociali delle produzioni -ha detto, invece, l’assessore Cecchini– Se vogliamo garantire un futuro migliore a chi produce, trasforma e crea, vanno tenuti presenti valori come equità, sostenibilità e solidarietà“.
Tanti gli appuntamenti, che caratterizzeranno la tre giorni di Altrocioccolato. Oltre alla tradizionale mostra mercato, anche conferenze, mostre, laboratori, artigianato, musica e artisti di strada.
“Tante occasioni da condividere, per scoprire come si può sostenere lo sviluppo delle economie che rispettano la dignità umana e aiutano a far crescere il pianeta all’insegna della sostenibilità -ha spiegato il coordinatore Agostino Cefalo– Espositori, quali Barikamà, Sos Rosarno, SfruttaZero, esperienze che dimostrano come la solidarietà e la capacità di stare insieme, possano costruire valide alternative di successo anche dal punto di vista del mercato. Come, senz’altro, da segnalare la mostra che sarà dedicata alla condizione degli agricoltori a un anno dal terremoto dell’Italia centrale. E , naturalmente -ha concluso- come ogni anno, all’interno di Altrocioccolato, si svolgeranno le Giornate Regionali del Commercio Equo e Solidale, un viaggio, come il titolo dell’iniziativa suggerisce, verso le storie, i colori e i sapori del Sud del Mondo“.
“Il commercio equo e solidale -ha confermato la Dirigente del Servizio Relazioni Internazionali della Regione Ascani–  rappresenta per l’Umbria una fonte di speranza, ricordando come la nostra regione con la Legge n.3/2007, sia stata una delle prime a legiferare in tale materia; un riconoscimento al ruolo sociale delle organizzazioni che lo promuovono, attraverso iniziative di sostegno, assegnando ad esse un ruolo rilevante nella promozione dell’incontro fra culture diverse, alla crescita economica e sociale, per il rispetto dei diritti individuali nei Paesi in via di sviluppo”.