A Terni, è scattata venerdì mattina l’operazione ‘Bigfoot’ che ha portato all’arresto di due giovani cittadini nord-africani, con precedenti anche per reati di droga ed irregolari sul territorio nazionale, ritenuti responsabili, di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine era iniziata nel 2021 quando una cittadina ungherese di 40 anni, che aveva dichiarato di aver avuto un acceso litigio con due uomini, dopo aver acquistato 200 euro di cocaina e che poi, i due, avevano scaraventato fuori dall’auto in località Giuncano, nella stessa Valserra dove giorni fa era stata scoperta un’altra piazza di spaccio. In questo caso la droga era venduta anche in zone boschive laziali, nella vicina Rieti. In particolare: gli spacciatori, che venivano contattati al telefono, dicevano all’acquirente di recarsi nella bosco – lungo la strada Valserra – dove venivano loro consegnate le dosi, da 25 o 50 euro. Individuato il centralinista che indirizzava i clienti, a seconda della posizione, a Giuncano o a in Località Villa Grotti, in provincia di Rieti, dove poi avveniva lo spaccio. Le due piazze di spaccio nei boschi erano collegate, secondo diversi acquirenti, infatti, uno degli spacciatori era lo stesso in entrambi i luoghi. Altri indagati erano invece più attivi nel centro cittadino, spacciando hashish per lo più a giovanissimi. I due arrestati, uno è stato rintracciato a Narni e uno a Montecastrilli, in case dove erano andati a passare la notte. Venerdì mattina sono scattate numerose perquisizioni a carico degli indagati e di persone sospettate. Un altro 21enne nord africano, irregolare e sprovvisto di documenti, sorpreso nei boschi durante le operazioni nell’area di Polino – segnalata di recente dai residenti per possibile presenza nella boscaglia di stranieri probabilmente dediti all’attività di spaccio – è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: nel momento in cui è stato individuato, infatti, ha cercato di fuggire, ma non riuscendovi ha tentato di colpire un agente con una roncola.