Da Terni a Perugia, è ancora bufera e polemica sulle scuole: proteste di genitori e studenti
Written by redazione on 21/02/2017
Da Terni a Perugia, è ancora bufera e polemica sulle scuole: proteste di genitori e studenti
21/02/2017
PERUGIA – Non c’è pace per due degli istituti scolastici più importanti della regione. Al centro del dibattito il liceo scientifico Galilei di Perugia e la scuola primaria Carducci di Terni. Due situazioni che nascono da problemi diversi, ma che generano lo stesso disagio.
L’adeguamento sismico della Carducci Il comitato dei genitori della scuola Carducci non ci sta e attacca. La delibera della giunta comunale ha approvato i lavori di adeguamento sismico che comporteranno lo spostamento di 11 classi. Lavori che partiranno il 19 aprile. Un arco di tempo troppo lungo secondo i genitori. Da qui la stoccata del comitato: “Quale circostanza insormontabile vieta all’amministrazione di provvedere immediatamente al trasferimento? – scrivono in una nota – Ammettendo anche che questo impedimento esista, ci chiediamo quale priorità abbiano allora i nostri figli nella nostra comunità. Realmente un comune di più di 100mila abitanti non è in grado di poter mettere a disposizione sin da ora i mezzi per il trasporto degli alunni, tanto più che questi verranno pagati in parte dalle famiglie? Infine ci chiediamo, consapevoli dell’imponderabilità dei terremoti, quali garanzie possa dare l’amministrazione comunale, da qui al 19 aprile, di fronte alla sua incapacità di gestire con tempestività una situazione così gravosa”.
Il Galilei commissariato Una settimana fa, il consiglio di istituto del liceo scientifico Galilei di Perugia non ha approvato il bilancio preventivo per il 2017. I problemi economici dell’istituto dovrebbero portare, tra qualche giorno, al commissariamento. Le casse del Galilei hanno potuto contare su migliaia di euro di contributi volontari raccolti dai genitori degli studenti. Denaro, comunque, speso troppo rapidamente. Tra le difficoltà, anche la perdita degli studenti: un calo degli iscritti di 150 ragazzi (ora sono 230).
Ieri, l’incontro tra i genitori e la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Simona Boarelli. Quest’ultima invita, tra le altre cose, ad abbassare i toni: “Se fosse prevalsa la buona fede, questa situazione non avrebbe raggiunto intollerabili, e per me inaccettabili, livelli di calunnia sul piano personale”, ha detto, riferendosi allo scontro tra le parti e la preside Nivella Falaschi. Domani, altra riunione. Questa volta, nell’aula magna.